Durante la fase acuta della pandemia, l'Ente ospedaliero cantonale (EOC) ha lanciato un appello per rinforzare l'organico. Le candidature sono state circa 600: un numero che ha sorpreso lo stesso ente. Ad essere assunti, poi sono stati 143 collaboratori, tra cui infermieri, fisioterapisti, assistenti di cura e operatori socio-sanitari, che hanno lavorato dai due ai quattro mesi a percentuali differenti.
Il contratto, però, è terminato alla fine di giugno. Ma una quindicina di queste persone sono state poi assunte a tempo indeterminato. A renderlo noto è Annette Biegger, responsabile dell'Area infermieristica dell'EOC, spiegando che "per la maggior parte sono persone che hanno da poco il diploma, sono giovani, freschi di esperienza e che avrebbero comunque cercato un lavoro nei prossimi mesi". Tra i reparti in cui sono stati assunti ci sono le cure acute, la riabilitazione e la geriatria.
In caso di una ipotetica seconda ondata, però, non è escluso che l'EOC torni a chiedere rinforzi. “Se dovesse aumentare di nuovo il numero dei ricoveri saremmo molto contenti di poter tornare a chiedere a queste persone, con cui abbiamo lavorato molto bene, di sostenerci ancora una volta”, ha detto Biegger.