Poco meno del 10% del personale medico-sanitario dell’Ente ospedaliero cantonale, del Cardiocentro Ticino, del Servizio Trasfusionale, della Clinica Hildebrand e della Clinica Moncucco è stato contagiato dal coronavirus. È il primo risultato ottenuto dal progetto avviato lo scorso 16 aprile in Ticino per verificare, su base volontaria, la presenza di anticorpi tramite i test sierologici.
In meno di un mese sono stati analizzati 4’728 campioni di siero. In 460 (il 9,73%) “sono stati rilevati anticorpi che indicano una probabile avvenuta esposizione al SARS-CoV-2 “, si legge in un comunicato dell’Università della Svizzera italiana.
Il progetto coordinato dalla Clinical Trial Unit EOC (CTU-EOC) diretto da Alessandro Ceschi è svolto in collaborazione tra ospedali, centri COVID-19 in Ticino, l’Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona e Humabs BioMed (filiale di Vir Biotechnology).
“La presenza di anticorpi specifici non ci permette ancora di stabilire se un individuo è protetto, parzialmente o totalmente, da una re-infezione. Per questo sarà importante continuare a seguire nel tempo i donatori che hanno sviluppato gli anticorpi per valutarne l’evoluzione e la persistenza e per questo, contiamo sulla straordinaria collaborazione dei volontari che hanno aderito allo studio”, sottolinea la direttrice del laboratorio presso l’IRB Federica Sallusto citata nella nota.
Diem/redMM
Il 10% del personale sanitario a contatto col virus
Il Quotidiano 15.05.2020, 21:00