Uno degli argomenti principali in queste fasi di allentamento del lockdown è il ricongiungimento familiare: in Svizzera dall’11 maggio è nuovamente possibile, mentre in Italia resta in vigore l’obbligo della quarantena per chi rientra sul suolo italiano. E se le frontiere con Austria, Francia e Germania saranno riaperte, pandemia permettendo, il 15 giugno, nessuna indicazione temporale è stata fornita per quanto riguarda l'Italia.
Dovranno ancora aspettare, quindi, le persone residenti in Ticino che hanno i propri cari sul suolo italiano per poterli riabbracciare. E non mancano le polemiche, come conferma S., 31enne separata dalla mamma per pochi chilometri: "Ci separa solamente il valico di Ponte Tresa. Non vedo mia madre e mia nonna da tempo, e mio figlio non le incontra da due mesi. Non mi sembra giusto: se si può varcare la frontiera per lavoro, si dovrebbero poter vedere pure i propri cari. Le autorità hanno preso decisioni che non hanno alcuna logica".
I malumori della popolazione sono confermati anche da Luca Rappazzo, vicepresidente di ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Internazionali) Ticino: "Inizialmente gli italiani residenti in Ticino hanno accettato con senso di responsabilità la lontananza dai propri cari. Da quando si è iniziato a parlare di allentamenti, però, sono emersi malumori e lamentele. Le autorità hanno tutelato il fattore economico facendo varcare il confine ai frontalieri, ma ora è bene che anche gli affetti personali abbiano la stessa valenza. Le norme devono essere bilaterali: se la Svizzera consente i ricongiungimenti, anche l'Italia dovrebbe farlo".
Il Governo italiano, da mercoledì, si è impegnato a cercare di risolvere il problema, ma una soluzione rischia di non arrivare a breve, visto l'evolversi della pandemia, infatti, mentre Ticino e Grigioni non registrano né decessi né contagi, i 262 morti nella Penisola sono il numero più alto dell'ultima settimana.
Italia, decessi ancora in aumento
Il numero delle vittime del coronavirus in Italia si conferma in aumento. Nelle ultime 24 ore sono state 262 le persone a perdere la vita a causa del Covid-19, contro le 195 del giorno precedente. Si tratta del bilancio giornaliero più pesante dallo scorso 7 maggio. Il numero complessivo dei morti ha toccato così quota 31’368 dall’inizio della pandemia. In crescita anche i contagi: 992 i nuovi casi positivi, che ieri erano stati 888, per un totale di 223’096 infetti nel Paese.
CSI 18.00 del 14.05.20 L'intervista a Elena Cappelletti, che si batte per fare chiarezza
RSI Info 14.05.2020, 22:14
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