La San Bernardino Swiss Alps svela il suo progetto di rilancio, che stasera alle 18.00 sarà presentato anche alla popolazione di Mesocco presso la sala spettacoli.
La cordata che lavora all'ambizioso progetto fa capo all'imprenditore ticinese Stefano Artioli e punta a valorizzare il villaggio di San Bernardino attraverso il rilancio degli impianti di risalita e delle strutture ricettive esistenti, ma anche grazie all'edificazione di nuove infrastrutture e servizi (centro pedonalizzato, nuovo wellness & SPA e commerci, spazi culturali, teleriscaldamento a cippato).
Il rinnovo e la riapertura degli impianti di risalita non può prescindere dall’aumento dei posti letto caldi. L’obiettivo di San Bernardino Swiss Alps è quello di riattivare fino a 1'500 nuovi letti caldi attraverso il rinnovo di strutture esistenti come l’hotel Ravizza, il Brocco e Posta, l’Hotel Suisse, il Central e la Casa Montana a cui si andranno ad aggiungere il progetto Pian Cales (attualmente già in costruzione) e le residenze private degli appartamenti Brocco.
La mappa del villaggio del renderig della San Bernardino Swiss Alps
"La rivalorizzazione di un villaggio passa attraverso la ristrutturazione delle strutture esistenti che hanno un loro valore storico. Strutture come il Ravizza e il Brocco e Posta hanno un forte legame con San Bernardino ed è nostro obiettivo preservarli. Gli interventi non andranno a snaturare le strutture, ma a valorizzarle e anche le nuove costruzioni saranno integrate armoniosamente nell’agglomerato urbano montano ed è nostro obiettivo utilizzare materiali naturali come legno e pietra, nonché materiali ecosostenibili, per dare valore a quanto verrà realizzato", dichiara Lucio Gerna, direttore esecutivo dello sviluppo di San Bernardino Swiss Alps.
L’area Mutti vedrebbe la realizzazione di nuove strutture sportive utilizzabili tutto l’anno così come un family hotel e nuovi smart apartments. L’area dell’Acuforta vedrebbe invece la realizzazione del resort wellness & spa Les Arts e di appartamenti a gestione alberghiera.
Nell’area USTRA verrà realizzato un autosilo interrato (al piano terreno saranno garantite le movimentazioni dei mezzi USTRA ed il suo attuale funzionamento) dal quale potranno partire navette elettriche di collegamento per limitare il passaggio degli autoveicoli nel centro villaggio. A questo si desidera realizzare nuovi posti auto nell’area Mutti ed Acuforta così come per gli impianti di risalita per un totale di 900 nuovi posti auto.
"Tutto questo non può non svilupparsi attraverso un azionariato pubblico-privato per quanto riguarda la rinascita degli impianti della zona di Confin”, spiega Marcello Censi, direttore commerciale di San Bernardino Swiss Alps.
"Desideriamo fornire servizi al cittadino per rendere vivibile San Bernardino 365 giorni l’anno. Il nostro obiettivo è quello di essere attrattivi verso target quanto più vari, dalle famiglie con bambini, ai giovani e agli anziani, dagli sportivi a chi vuole vivere la montagna in tranquillità. E puntiamo a promuovere il territorio e le sue eccellenze attraverso iniziative in collaborazione con l’Ente Turistico e abbiamo come obiettivo quello di essere già attivi con i primi progetti a partire dalla fine del 2023 quando desideriamo anche riaprire una prima tratta degli impianti”, dice infine Niccolò Meroni, direttore marketing del progetto.
joe.p.
Il Mountain Pop di Pian Cales
Il Central in centro paese
RG delle 07.00 del 25.11.2022: il servizio di Patrick Colombo
RSI Info 25.11.2022, 10:15