Un anno di sconto per Waldo Bernasconi, lo ha ottenuto grazie all'avvenuta prescrizione del reato di esercizio abusivo della professione medica e soprattutto del reato di violenza sessuale nei confronti di pazienti della SanaVita di Breganzona. E questo per due dei tre casi contestati al guru ticinese, ideatore della teoria neoreichiana per la cura dei disturbi dell'alimentazione.
I giudici della prima sezione della Corte d'Appello di Milano hanno insomma condannato Bernasconi a 6 anni e 6 mesi, rispetto ai 7 anni e 6 mesi che gli erano stati inflitti il 18 dicembre 2012 al termine del processo di primo grado a Como.
Gli stessi giudici milanesi hanno giudicato prescritto anche il reato di truffa ai danni delle ASL italiane che per l'assistenza di quattrocento ragazze nelle strutture Sana Vita di Breganzona e Cascina Respau di Como hanno pagato oltre 2 milioni di euro.
La prima sezione della Corte d'Appello di Milano ha inoltre respinto la richiesta di condanna di Bernasconi per il reato di associazione a delinquere, in quanto ritenuto insussistente.
Marco Marelli
Dall'archivio
27.12.2014: Di nuovo a processo Waldo Bernasconi