Il Comitato della Scuola Steiner di Origlio lunedì ha comunicato che è stato approvato un aiuto straordinario da parte di due fondazioni legate al movimento delle scuole Steiner in Svizzera per garantire, per tutto il corrente anno scolastico, la continuità della scuola.
Un aiuto che però sottostà a delle condizioni: la principale è che i 300’000 franchi che le due fondazioni mettono a disposizione vengano utilizzati, appunto, per permettere ai 126 allievi e alla trentina di docenti di finire l’anno scolastico. L’istituto poi riaprirà con una nuova impostazione in settembre; questo almeno è quello che assicura il comitato e che è stato approvato dall’assemblea delle famiglie di giovedì. L’altra condizione è che da settembre la scuola diventi economicamente sostenibile ed è a questo che il comitato sta lavorando: si parla di classi multiple, orario prolungato, ottimizzazione dei docenti. Anche per questo tutto il personale riceverà entro fine mese un preavviso di licenziamento. Stiamo parlando di circa 45 persone, la maggior parte sono docenti e tanti sono frontalieri. Il sindacato VPOD sta seguendo la ristrutturazione.
Il presidente del comitato, Romano Biondi, ha offerto le sue rassicurazioni rispetto ad un progetto di ripartenza che è frutto di un “patto” tra famiglie ed istituto.
Il preavviso di licenziamento non è ancora partito, spiega lo stesso presidente. “Stiamo contattando le parti sociali, dice Biondi a SEIDISERA, stiamo capendo come farlo chiaramente in collaborazione con tutto il personale. È uno step necessario per poter riorganizzare la scuola per l’anno prossimo”. Parole importanti arrivano anche sui dipendenti che saranno licenziati e che verranno “riassorbiti nel prossimo progetto”.
Le intenzioni sono sicuramente buone, ma docenti e famiglie sono pronti a credere a questo rinnovamento?
“La scuola Steiner, spiega il responsabile, si fonda proprio su questo: cioè sul fatto che docenti e genitori devono stringere un patto “sociale” per poter fondare la scuola. Il primo impulso della scuola nasce da questo, già 40 anni fa da genitori che credevano in questa pedagogia e che insieme ai docenti hanno fondato la scuola. Al centro ci sono il collegio docenti e il comitato nei quali ci sono genitori”. Nonostante tutte le difficoltà, siamo già a marzo, chiedere di aspettare per avere un’idea più chiara secondo Biondi è sostenibile anche in virtù del progetto definitivo che verrà presentato nelle prossime settimane. “Una volta avuto questo progetto definitivo, ribadisce, chiaramente le famiglie hanno tempo fino a fine aprile per confermare le iscrizioni”.
Nessun timore di fuggi-fuggi?
“No - conclude sicuro - nel senso che ci sarà sicuramente qualche famiglia che magari non confermerà, ma buona parte delle famiglie credono in questo tipo di pedagogia. Io penso che il nuovo modello che stiamo mettendo in piedi, un modello già utilizzato in altre scuole Steiner che sono ripartite anche in Svizzera interna, è un modello che può essere apprezzato”.
La presa di posizione delle famiglie e del collegio su questo piano di rilancio per settembre fa ben sperare il presidente del comitato, certo che il progetto di ripartenza con nuove modalità sarà convincente.