Da qualche tempo sono giunte voci di difficoltà finanziarie per la scuola Steiner di Origlio (l’istituto conta attualmente 126 allievi). Qualche problema esiste, non da ultimo l’aumento del conguaglio sulle rette che i genitori degli allievi, per contratto, sono tenuti a pagare in presenza di un deficit della scuola.
Nelle scorse settimane si sono susseguiti incontri tra vertici della scuola e i genitori. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto ieri, giovedì, in occasione dell’assemblea di bilancio, quando si è parlato del problema di liquidità. Cosa è trapelato? Intanto che le difficoltà sono riconducibili anche al numero di allievi in costante calo. La scuola si è ritrovata con un edificio grande e costoso, con classi sempre più piccole e, dunque, con un numero di collaboratori alto. C’è dunque la necessità di correre ai ripari. Ripari che sarebbero già pronti a scattare.
Alcune fondazioni, infatti, sono pronte a coprire la liquidità mancante e portare alla fine l’anno scolastico. Un aiuto subordinato, però, al fatto che da settembre si riparta con un budget sostenibile. Il presidente del comitato della scuola, Romano Biondi, ha ribadito a SEIDISERA come la collaborazione tra genitori e maestri per impegnarsi e ripartire c’è, nel pieno spirito Steiner. La stabilità fino a giugno è un fattore positivo ma – conclude – l’impulso di come deve cambiare la scuola deve venire anche dai genitori.
Il piano per la ripartenza a settembre è ancora in divenire ma ci sono alcune idee. Si parla di scuola più aderente alle esigenze dei genitori, con un orario più lungo, così come si sta anche valutando l’introduzione di multi-classi. Attualmente ogni ciclo scolastico ha la sua classe separata; in futuro più cicli potrebbero convivere, soluzione non nuova anche nelle scuole pubbliche, quando c’è scarsità di allevi. In questo modo è possibile ottimizzare il numero di docenti.