Ticino e Grigioni

Tassa sui posteggi: "Sarà battaglia"

AITI: "Il traffico non è diminuito, tassa inefficace". L'Associazione traffico e ambiente: "Effetto ci sarà con applicazione a tappeto"

  • 25 luglio 2020, 20:22
  • 22 novembre, 18:53
02:14

CSI 18.00 del 25.07.20

RSI Info 25.07.2020, 20:20

  • ti press
Di: C. Gilardoni/M. Ang. 

Non si placano le discussioni sulla tassa di collegamento dopo che ieri (venerdì) sono state rese pubbliche le motivazioni con cui il Tribunale federale ha respinto in blocco tutti i ricorsi di chi si opponeva al prelievo fiscale per tutte quelle aziende con almeno 50 parcheggi. I giochi però non sono ancora chiusi perché i contrari sono intenzionati a dare battaglia fino alla fine.

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19 motivazioni per la tassa di collegamento

Il Quotidiano 24.07.2020, 21:30

A spingere gli oppositori a non arrendersi il compito, attribuito al Cantone al termine dei tre anni di prova, di dover dimostrare che si tratta di un metodo efficace per far diminuire il traffico. La tassa, che non sarà retroattiva, per via della difficile situazione economica non scatterà prima del 2022, quindi lo scontro dovrebbe riprendere nel 2025.

"Bisogna essere realisti. Dal momento in cui è stata introdotta questa tassa, la maggior parte delle aziende l'avevano già di fatto introdotta. È vero che non sono state fatte delle misurazioni ufficiali, ma il traffico, e questo lo vedono tutti, non è assolutamente diminuito, per cui noi ribadiamo che, a nostro avviso, questa tassa è inefficace, ma a questo punto bisognerà farlo in modo ufficiale dopo il periodo di prova di tre anni ", dice il presidente dell'Associazione Industrie ticinesi, Fabio Regazzi.

Per questa valutazione il ruolo chiave sarà giocato dalle analisi dell'evoluzione del traffico. "Quello che sarà importante, e su questo insisteremo, è che la rilevazione di questi dati venga affidata a un Ente esterno al Governo, possibilmente non del Canton Ticino, in modo da avere una valutazione assolutamente super partes", sottolinea Regazzi.

Se non si riuscisse a dimostrare il perseguimento degli obiettivi, per i giudici la tassa si rivelerebbe inutile e vana, diventando un semplice aggravio finanziario lesivo della parità di trattamento tra chi ha meno di 50 posti auto e chi invece sarà assoggettato.

Per i favorevoli, come l'Associazione traffico ambiente, il test sarà facilmente superato anche grazie al miglioramento del trasporto pubblico.

"Che una tassa di questo tipo debba avere effetti concreti e pratici dimostrabili è anche giusto", dice il presidente Bruno Storni. "Io penso che dovrebbe essere anche facile dimostrarlo perché laddove è stata applicata si è già assistito alla diminuzione del numero di posteggi. Per esempio mi ricordo alla SUPSI una buona parte dei posteggi non sono più stati affittati quando è stata introdotta la tassa di collegamento. Quindi secondo me se viene fatto a tappeto probabilmente l'effetto ci sarà".

Due pareri contrastanti che sottolineano l'importanza di un'analisi del traffico che non presti il fianco a critiche.

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La tassa alla prova

Il Quotidiano 25.07.2020, 21:30

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