L’uomo che ha permesso di dare il via all’inchiesta della magistratura ticinese sul caso "AlpTransit Monte Ceneri", legato a presunte irregolarità nell’ambito dei lavori di posa dei binari, subisce minacce. A denunciarlo giovedì è Unia che invita gli inquirenti ad "accelerare le indagini".
Il sindacato esprime "preoccupazione" per le conseguenze che l’uomo sta vivendo, dopo la sua denuncia a viso scoperto a Falò: turni di lavoro infiniti e ritmi infernali, buste paga taroccate, assenza totale di controlli, violazione delle norme di sicurezza sul cantiere di Camorino, tra il 2017 e il 2018.
"Poco dopo aver trovato un impiego presso un'impresa italiana è stato licenziato e oggi, a sei mesi di distanza, non ha ancora trovato un impiego. E in più subisce dal suo ex datore di lavoro in Svizzera continue pressioni: i dirigenti gli avrebbero fatto sapere, con modi più o meno cordiali, che se ritirasse la denuncia in Ticino otterrebbe un lauto compenso. Come se non bastasse, nelle scorse settimane è stato oggetto di vere e proprie intimidazioni da parte di sconosciuti", denuncia Unia.
L'ex datore di lavoro rigetta le accuse
In una nota inviata nel pomeriggio, Generale Costruzioni ferroviarie SpA (GCF) - l'ex datore di lavoro dell'operaio - rigetta il tutto, parlando di "accuse senza fondamento". GCF è da mesi in contatto con le autorità penali, si legge ancora nel comunicato, "collaborando pienamente con le stesse, avendo consegnato importante materiale probatorio". "E’ da inizio estate che, tramite i suoi legali, GCF - per iscritto - ha manifestato la propria disponibilità, incondizionata, di incontrare i rappresentanti di UNIA, per capire quali fossero le censure precise ritenute e le richieste da trattare. Da mesi UNIA rifiuta questo confronto, mentre la commissione paritetica sì è detta immediatamente disposta ad incontrare rappresentanti di GCF".
L'inchiesta di Falò che ha svelato cosa succedeva sul cantiere:
CSI del 10.10.19; il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 10.10.2019, 20:04
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L'intervista integrale rilasciata da Fouad Zerroudi alle Cronache della Svizzera Italiana
RSI Info 10.10.2019, 20:20
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