Ticino e Grigioni

Un albero per non dimenticare

Il Governo grigionese ha chiesto ufficialmente scusa per le vittime di misure coercitive ed extrafamiliari

  • 22 novembre 2017, 18:01
  • 23 novembre, 03:30
Scuse concrete

Scuse concrete

  • ©Governo grigionese

Un albero come simbolo del torto arrecato. Il Governo retico, con questo gesto ha voluto chiedere ufficialmente scusa per le sofferenze causate alle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale. "Fino agli anni '80, infatti, nei Grigioni come in tutta la Svizzera, migliaia di bambini e adolescenti furono strappati alle loro famiglie e collocati presso istituti o aziende agricole", si legge in un comunicato dell'Esecutivo grigionese.

Le donne venivano obbligate ad abortire o dare in adozione il proprio figlio: "Le persone il cui comportamento non corrispondeva ai valori sociali e morali venivano internate per decisione amministrativa", prosegue il comunicato.

Il Governo ha dunque deciso che nel Cantone dei Grigioni venga creata una testimonianza commemorativa, incaricando un gruppo di vittime e di esperti di elaborare alcune proposte. L'anno prossimo, dove ora è stato piantato l'albero, nei pressi del Fürstenwald a Coira, verrà realizzato un luogo "del ricordo" inserendo anche una fontana.

ATS/MABO

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