Ticino e Grigioni

Un piano per rilanciare San Bernardino

La famiglia Ghezzi ha illustrato alle autorità di Mesocco il progetto per rifare gli impianti di Confin: investimento da finanziare tramite la costruzione di nuovi alloggi turistici

  • 28 marzo 2022, 20:06
  • 23 giugno 2023, 17:45
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SEIDISERA 18.00 del 28.03.22: il servizio di Christian Gilardoni

RSI Info 28.03.2022, 20:01

  • RSI
Di: Diem/Quot/SDS 

La famiglia Ghezzi, proprietaria della San Bernardino Impianti turistici SA (SBIT), negli scorsi giorni ha presentato alle autorità di Mesocco un nuovo piano per il rilancio della località altomesolcinese tramite il rifacimento del comprensorio di Confin chiuso da ormai 10 anni (ad eccezione di una breve riapertura nel 2016-2017), l’innevamento artificiale e la costruzione in paese di un complesso residenziale con 400-500 posti letto.

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Verso il rilancio di San Bernardino

Il Quotidiano 28.03.2022, 21:00

Se tutto andasse come sperato dalla famiglia Ghezzi, i lavori dovrebbero iniziare nel 2023 per concludersi nel 2027-2028.

Franco Ghezzi con i nuovi piani del rilancio previsto della SBIT

Franco Ghezzi con i nuovi piani del rilancio previsto della SBIT

  • RSI/Gila

Lo ha confermato Franco Ghezzi che alla RSI ha illustrato i contenuti dei piani. Dopo aver tentato per anni di trovare investitori interessati a rilevare la proprietà o a partecipare all’iniziativa, ora la SBIT cerca ill sostegno da parte del comune e del cantone per aumentare l’attrattiva della località e concretizzare un progetto ritenuto definitivo che prevede di aprire la zona di Confin agli amanti della montagna anche d’estate. L’idea è quella di attirare gli escursionisti e i ciclisti, garantendo l’apertura degli impianti di risalita e delle strutture d’accoglienza in quota per circa otto mesi all’anno.

I nuovi impianti di Confin (in giallo) inseriti nella mappa di quelli vecchi

I nuovi impianti di Confin (in giallo) inseriti nella mappa di quelli vecchi

  • RSINews

Il nuovo progetto è una attualizzazione di quello risalente già ad alcuni anni fa. La risalita sarebbe sempre garantita dalla gondola (completamente rinnovata) che dalla storica partenza all’Alpe Fracch porta a Confin Bass dove sono previsti un ristorante, un piccolo impianto per i principianti e la partenza di una nuova seggiovia per raggiungere i 2'200 metri all’Alp de Confin. La zona d’arrivo della vecchia seggiovia Pan de Zucher (da smantellare) diventerebbe il cuore del comprensorio con un nuovo ristorante, l’arrivo in uno sciflit per collegare la pista FIS e la partenza di una seggiovia per il Mont del l’Ungheres in sostituzione dello scilift Tre Omen. Anche il Rontond sarebbe smantellato e sostituito da una seggiovia. Resterebbe invece il Lares, ma rinnovato.

Un turista osserva la zona di Confin Bass dove arriva la gondola in disuso da 10 anni

Un turista osserva la zona di Confin Bass dove arriva la gondola in disuso da 10 anni

  • ©Keystone/Ti-Press/Gabriele Putzu

Una delle premesse per la concretizzazione del progetto è che il comune di Mesocco realizzi la strada, già prevista sulla carta, per Confin. Ma anche che apra l’area di Gareida (sopra l’Albarella) alla costruzione rendendo realizzabile il progetto immobiliare sviluppato dalla stessa famiglia Ghezzi. Il complesso residenziale che dovrebbe contribuire a finanziare l’investimento negli impianti di risalita e assicurare la copertura dei costi di gestione portando nuovi visitatori a San Bernardino.

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