Ticino e Grigioni

Vallemaggia: un “oleodotto” per ricominciare

Una sola stazione di servizio nella zona isolata, quella di Cevio. Per rifornirla è stato posato un tubo sul ponte ciclopedonale di Visletto. Porta solo gasolio: più utile e meno pericoloso della benzina

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La passerella è l'unica via di comunicazione via terra tra Bassa e Alta Vallemaggia

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Di: Seidisera-Ierace/RSI Info

Non solo cibo, acqua ed elettricità. L’Alta Vallemaggia ha bisogno anche di carburante e a poter rifornire la zona colpita dal nubifragio c’è unicamente la stazione di benzina all’entrata di Cevio. I camion possono arrivare fino al ponte di Visletto, che è impraticabile. Per riuscire a portare il gasolio dall’altra parte è stato posato un tubo che attraversa il ponte pedonale, spiega Rudy Vedova, proprietario del distributore.

I camion arrivano dunque fino al ponte, si allacciano al tubo e il gasolio viene travasato in un piccolo camioncino, che ha potuto attraversare il ponte pedonale. Un procedimento che richiede tempo, in quanto il mezzo a nord del ponte deve fare 3-4 viaggi per riempire interamente la cisterna. Un “pieno” che dura non più di quattro giorni. I rifornimenti sono prioritari per i mezzi di soccorso e chi lavora sul territorio.

Tutta l’operazione avviene con la supervisione dei pompieri ed è possibile unicamente far arrivare il diesel, in quanto “la benzina è molto più volatile e infiammabile, con un alto pericolo di esplosione”, indica Vedova.

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