Spoglio concluso. La Lega dei ticinesi si lecca le ferite, festeggia l'Unione democratica di centro, calo di consensi per PLR, PS, Verdi e MPS, entrano deputati di Avanti con Ticino & Lavoro, Verdi liberali e HelvEthica Ticino che si affiancano a quelli di Più Donne e comunisti. Le elezioni ticinesi 2023 si chiudono con un Gran Consiglio ancora più frammentato, il PLR ancora prima forza pur se in perdita e il Centro che tiene le posizioni. Sei piccoli partiti e movimenti non riusciranno a partecipare ai lavori delle commissioni perché non potranno formare un gruppo parlamentare. La partecipazione si aggira attorno al 57%. Le schede senza intestazione salgono al 23,2%.
Nel ticker, tutte le curiosità, l'elenco dei non eletti e altre informazioni statistiche che si fondano sulle informazioni del momento e non su eventuali rinunce e subingressi.
Domenica lo ricordiamo, è stato eletto il Consiglio di Stato. Riconfermati gli uscenti Norman Gobbi e Claudio Zali (lista Lega/UDC), Christian Vitta (PLR) e Raffaele De Rosa (Il Centro), ritorno in Governo di una donna, Marina Carobbio Guscetti (Socialisti e Verdi).
a cura della redazione dell'Informazione digitale RSI