Cronaca

Ambasciatore del Papa truffò la sorella

Monsignor Viganò, nunzio vaticano a Washington, avrebbe portato averi in Svizzera e sottratto alla donna il ricavato della vendita di una casa a San Bernardino

  • 19 marzo 2014, 17:50
  • 6 giugno 2023, 14:37
carlo maria viganò ambasciatore usa papa vaticano ky.JPG

Monsignor Carlo Maria Viganò diede il la ad uno scandalo in Vaticano

  • keystone

Monsignor Carlo Maria Viganò, ambasciatore del pontefice negli Stati Uniti ed ex segretario del Governatorato trasferitosi a Washington dopo le denunce sul malaffare negli appalti in Vaticano, avrebbe sottratto alla sorella i soldi ricavati dalla vendita di un appartamento a San Bernardino, nei Grigioni. Inoltre avrebbe portato all'estero centinaia di milioni di lire, legati all’eredità paterna. E’ quanto emerge da alcuni atti giudiziari della Procura dei Grigioni, resi noti dal settimanale Panorama.

L'appartamento in Mesolcina

Il prelato, che potrebbe assumere nuovi incarichi in Curia, avrebbe depositato gli averi su un conto svizzero fin dal 1973. Il denaro apparteneva anche a sua sorella che gli avrebbe consegnato 900 milioni di lire, finiti poi su un conto Credit Suisse di Lugano. Parte del denaro sarebbe servita a comperare la casa in Mesolcina. La proprietà venne poi intestata a lui, affinché, in qualità di cittadino vaticano, fosse esentato dalle tasse.
Il nunzio vendette la casa, senza che la sorella lo sapesse. Secondo Panorama, la donna decise allora di denunciarlo. La vicenda si sarebbe chiusa lo scorso febbraio con una transazione di 180 mila franchi, finiti in beneficenza all'ospedale della Consolata di Ikonda, in Tanzania, dove lavora una nipote di Viganò.

ANSA/Da.Pa.

Ti potrebbe interessare