Cronaca

Mille franchi, amati e criticati

Il 60% del denaro circolante (60 miliardi) è costituito da banconote di questo taglio, ma c'è chi le vorrebbe abolire

  • 8 agosto 2013, 11:17
  • 6 settembre 2023, 05:00
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  • KEYSTONE

I biglietti da mille franchi sono richiesti sempre di più. Negli ultimi due anni il loro numero è aumentato del 25%. Secondo un’inchiesta del Tages Anzeiger, se il valore complessivo della moneta e della cartamoneta circolante ammonta oggi a 60 miliardi, il 60% è rappresentato da banconote da 1000 e la tendenza è verso un’ulteriore forte crescita. Il “mille” è la seconda banconota di maggiore valore al mondo dopo i 10'000 dollari di Singapore (valgono circa 7'500 franchi).

Il fatto si spiega con una domanda in ascesa soprattutto all’estero: in seguito alla crisi finanziaria dell’autunno 2008, risparmiatori e investitori acquistano fisicamente franchi e li depositano nelle cassette di sicurezza o li nascondono a casa e la banconota che meglio si adatta è quella da mille (i pezzi da 500 sono spariti oramai da molti anni).

Critiche dalla sinistra

L’evoluzione è vista negativamente soprattutto dalla sinistra, preoccupata dalla facilità di trasporto di importi molto rilevanti, frutto di attività criminose o di evasione o frode fiscale. Per questo alcuni parlamentari vedrebbero di buon occhio che la Banca Nazionale non stampi più questo taglio di banconote, portando a 200 franchi il massimo valore disponibile. Un discorso già sentito all’estero per i 500 euro: le richieste di toglierli dalla circolazione sono ignorate dalla Banca centrale europea. Anche la Banca Nazionale non ha nessuna intenzione di abolire la banconota color viola.

Red MM

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