La festa è un momento d’incontro e di felicità condivisa. Con questo spirito Sandy Altermatt (RSI), Sven Epiney (SRF), Jean-Marc Richard (RTS) e Corina Schmed (RTR) ci invitano a festeggiare attorno a una conviviale e festosa tavolata il 1° agosto a Corippo, piccolo pittoresco villaggio della Val Verzasca.
Ma festeggiare non è l’unico modo per essere felici: ne scopriremo tanti altri grazie ai servizi che le conduttrici e i conduttori hanno realizzato nelle rispettive regioni linguistiche. Incontreremo persone comuni e volti più noti, che ci sveleranno cosa più li appassiona e li riempie di gioia. Storie diverse per un simbolico giro della Svizzera ricco di sorprese e curiosità, di emozioni che ci uniscono e di differenze che ci caratterizzano e rendono unica la Svizzera.
Da 30 anni ormai il 1° agosto è un giorno festivo in tutto il Paese - decisione presa tramite referendum nel 1993 - ma cosa si festeggia esattamente? La ricorrenza commemora l’alleanza stipulata nel 1291 tra i primi tre cantoni “primitivi” svizzeri: Uri, Svitto e Untervaldo. Un’alleanza questa che decreta la nascita della Confederazione svizzera, almeno nel suo nucleo originario. Oggi questo accordo, che inizialmente prevedeva una reciproca difesa soprattutto nei confronti delle pretese degli Asburgo, viene comunemente definito “Patto confederato“. La leggenda vuole che il giuramento avvenne sui prati del Rütli, sopra al Lago dei Quattro Cantoni, poi divenuto scenografico teatro delle celebrazioni.
Non ci sarà solo la trasmissione serale a caratterizzare di rossocrociato il palinsesto del 1° d’agosto. Alle 10.30 sempre su LA 1 andrà infatti in onda la Messa legata alla Festa nazionale, in uno dei luoghi più simbolici ed evocativi del nostro Paese, cioè il Passo del San Gottardo. Ad officiare la funzione ci sarà il Monsignor Alain De Raemy, amministratore apostolico della diocesi di Lugano. Il commento è affidato a Bruno Boccaletti.
Altra tradizione che non può mancare è l’Allocuzione: sarà la Presidente del Consiglio federale Viola Amherd a rivolgersi a tutta la popolazione dalle 19.50 su LA 1.
Anche la documentaristica e la fiction saranno ovviamente declinate a tema, con alle 21.40 spazio per un interessante racconto della parabola imprenditoriale di Peter Monteverdi, ultimo costruttore di automobili svizzero e alle 23.00 con il film “Il mangiatore di pietre” del regista toscano/basilese Nicola Bellucci, tratto dal romanzo di Davide Longo. Coprodotto dalla RSI, il lungometraggio si ambienta in una remota valle di montagna del Piemonte e ha per protagonista Cesare, un ex passatore che da anni ha lasciato il mestiere, che un giorno trova il cadavere del nipote in un torrente. Alla ricerca dell’assassino, l’uomo è costretto ad uscire dal proprio isolamento per confrontarsi con la dolorosa verità che si cela dietro al delitto.
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Controcorrente 27.05.2024, 11:45
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