Chef per un giorno

“Quel piatto l’avrei cucinato meglio io!” Chi non lo ha pensato almeno una volta, uscendo da un ristorante? Ebbene, abbiamo deciso di passare dalle parole ai fatti. Molti i dilettanti che si sono fatti avanti e hanno accettato la sfida lanciata da Patti chiari: mettersi ai fornelli e sottoporre il proprio piatto “fatto in casa” a una gara di qualità con la stessa pietanza ordinata da alcuni ristoranti. 

Tanti candidati, tre soli posti

Un vero e proprio “casting”, con un quiz gastronomico e una prova pratica, ci ha permesso di selezionare 3 cuochi amatoriali: Eleonora, Sasha e Patrick si sono conquistati sul campo il diritto di indossare il cappello di “chef per un giorno”. Ognuno di loro ha avuto l’opportunità di sfidare due ristoranti su un classico della cucina italiana: melanzane alla parmigiana, ossobuco con polenta e lasagne alla bolognese. In totale, quindi, 6 ristoranti coinvolti, che sono stati avvertiti solo… a giochi fatti, come accade sempre per i test di Patti chiari. Quale piatto avrà convinto maggiormente la giuria di esperti, coordinata dalla cuoca Viviana Lapertosa? I cucinatori dilettanti saranno stati effettivamente all’altezza della loro autostima? Oppure la maestria e l’esperienza dei professionisti avrà avuto la meglio?

I risultati della sfida

La giuria ha valutato i piatti rigorosamente alla cieca, ovvero senza sapere chi erano gli autori dei cibi che stavano degustando. E i dilettanti se la sono cavata molto bene: le lasagne alla bolognese di Patrick hanno stravinto contro quelle dei 2 ristoranti; la parmigiana di melanzane di Eleonora ha conquistato un lusinghiero secondo posto, battendo un locale rinomato come il Bistrot di Villa Sassa di Lugano; Infine, la serata dedicata all’ossobuco con polenta si è conclusa con un pareggio generale (stesso voto per tutti e tre i piatti). L’esito del test di Patti chiari è per certi versi sorprendente. Com’è possibile che 3 cuochi professionisti vengano battuti da avversari armati più che altro di… passione? È perché si mangia spesso meglio a casa propria, che molti ristoranti fanno sempre più fatica a conquistare i cuori della clientela locale?