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Diritti dei consumatori: facciamo il punto

Puntata del 15.3.24 - Dall’indice di riparabilità ai prezzi troppo alti: tutte le sfide nella giornata mondiale del consumatore

  • 15.03.2024, 21:30
1:21:05

Indice di riparabilità / Isola dei prezzi alti

Patti chiari 15.03.2024, 21:10

  • RSI
Di: Federica Bonetti, Paola Leoni, Camilla Contarini, Lorenzo Pomari, Simona Bellobuono 

Puntata speciale di Patti chiari per celebrare il 15 marzo, giornata mondiale del consumatore. Già perché le piccole e grandi sfide che restano aperte non mancano. Come la lotta agli sprechi o la battaglia contro i prezzi alti in Svizzera.

Riparare o gettare?

È successo a tutti almeno una volta: il cellulare, il portatile o un elettrodomestico si rompe e l’unica soluzione è buttarlo e comprarne uno nuovo, perché ripararlo è complicato o carissimo. E il Global E-Waste Monitor del 2020 dell’ONU lo attesta: la Svizzera è tra i campioni del mondo del produrre rifiuti elettronici: siamo al terzo posto con 23 kg a testa. Ma allora come migliorare? È possibile ad esempio scegliere un prodotto sapendo, già al momento dell’acquisto, se aggiustarlo sarà più o meno facile? La Francia una risposta la sta già testando: si chiama indice di riparabilità ed è un’etichetta che permette di capire con un colpo d’occhio se un prodotto è facilmente riparabile o meno. Anche la Svizzera si sta muovendo. Discutendo di economia circolare, le camere federali si sono espresse favorevolmente alla possibilità di introdurre una base legale per l’indice di riparabilità. Non sempre i pareri però concordano. C’è chi sostiene che incentiverebbe i produttori a progettare apparecchi facilmente smontabili e dotati di pezzi di ricambio, chi teme che serva a poco e non influenzerebbe le scelte dei consumatori, passando da chi ne critica l’affidabilità o preferisce attendere i risultati della Francia. Insomma un’etichetta contro l’obsolescenza programmata e gli sprechi che fa discutere.  

La lotta contro i prezzi elevati

Rispetto ai Paesi che ci circondano in Svizzera tutto costa di più. Siamo l’isola dei prezzi alti. Il motivo principale? Gli importatori approfittano nel nostro potere d’acquisto per imporre prezzi elevati. E anche se l’euro si è notevolmente indebolito, le differenze di prezzo vanno, in media, dal 30% in su. A volte superano addirittura il 100%. Nel 2017 l’iniziativa popolare che chiedeva prezzi equi aveva raccolto oltre centomila firme. Il parlamento aveva risposto con una modifica della legge sui cartelli e una sulla legge contro la concorrenza sleale, in vigore da due anni. Per le associazioni dei consumatori un successo. E allora sugli scaffali dei negozi i prezzi sono calati? Non sembrerebbe. In pochi si sono rivolti alla COMCO, la Commissione della concorrenza, per denunciare gli importatori che ostacolano gli acquisti all’estero a prezzi più favorevoli. Il caso più noto è quello del prezzo dei libri della Svizzera romanda, dove i librai vorrebbero acquistare in Francia a prezzi francesi, ma non possono. Il verdetto della COMCO è atteso per l’estate. E che ne è degli acquisti online? Il geoblocking, ovvero la pratica discriminatoria che impedisce l’accesso al sito estero di un’azienda, dove i prodotti costano nettamente meno, è ormai vietato. Oggi quindi quando cerchiamo un sito estero non veniamo più automaticamente reindirizzati su quello svizzero. Paragonare i prezzi è possibile. Ma acquistare un prodotto e riceverlo a casa? Un percorso a ostacoli. Bisogna farselo spedire oltre confine e andare a prenderlo. Insomma in Svizzera per non essere spennati c’è ancora da remare, e parecchio.

Per capirne di più e per fare il punto sui diritti dei consumatori, ne hanno discusso in studio esperti e ospiti d’eccezione. Come Anne Christine Fornage, presidente della Commissione federale del consumo, ma anche l’Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana, che proprio quest’anno compie mezzo secolo e che, attraverso i preziosi archivi della Radiotelevisione svizzera, ripercorre la sua storia.

Prese di posizione:

  • Presa di posizione - YVES ROCHER
  • Presa di posizione - H&M

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