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Incubo inflazione

Puntata del 2.2.24 - Sempre più famiglie devono fare i conti con bollette e scontrini che esplodono

  • 02.02.2024, 21:30
1:34:00

Incubo inflazione

Patti chiari 02.02.2024, 21:10

Di: Federica Bonetti, Lorenzo Pomari  

Il costo della vita spaventa un numero crescente di cittadini. Gli ultimi due anni sono stati anni di stangate. Premi della cassa malati, affitti, ipoteche, energia, carrello della spesa: tutto aumenta. A dover tirare la cinghia per arrivare alla fine del mese ci sono ora anche le famiglie del ceto medio. Le cifre ufficiali parlano di un’inflazione del 2,1 per cento lo scorso anno e del 2.8% nel 2022. Questi dati sono ben inferiori a quelli dei paesi che ci circondano. Ma in Svizzera erano anni che non si superava la barriera del 2%. Eravamo abituati a prezzi stabili. E allora ad essere preoccupato è anche Stefan Meierhans. Con le Associazioni dei consumatori, Mister prezzi chiede alla politica e all’economia di ponderare gli aumenti e di attuare più velocemente delle riforme.

Sotto la lente ci sono i costi della salute. L’ultima impennata è di quest’anno: +10.5% in Ticino, il cantone con l’incremento maggiore, +8.3% nei Grigioni. Con un problema: i premi di cassa malati, come anche le ipoteche, non fanno parte del paniere dell’inflazione. La sensazione di molti cittadini è quindi quella di rincari molto più consistenti, di un borsello che si assottiglia sempre di più, come conferma anche Fabrizia Sormani, che all’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana aiuta le famiglie a rivedere i propri budget. 

Lo testimoniano le bollette e gli scontri di due famiglie, in cui tanti si possono identificare, che a Patti chiari hanno raccontato come si stanno barcamenando per contrastare gli aumenti. Calcolatrice alla mano le 4 voci che hanno subito gli incrementi più importanti degli ultimi due anni, ovvero energia, alloggio, spesa e cassa malati, portano già via una fetta più che consistente di stipendio. E questo nonostante trucchetti e strategie per salvare il budget. Per esempio franchigie di cassa malati più alte, temperatura in casa sotto i 20 gradi, spesa alimentare oltre frontiera o approfittando di promozioni e sconti. Stratagemmi per contenere i costi e per coprire altre voci di spesa che incidono sul portafoglio: le assicurazioni, le tasse, l’automobile e chi più ne ha più ne metta. Da quest’anno anche l’IVA: 8.1% quella ordinaria (+0.4%), 2.6% quella sugli alimentari (+0.1%). Secondo Economiesuisse altri 200 franchi all’anno per famiglia che evaporano.

Per arrivare alla fine del mese urgono quindi delle rinunce e dei sacrifici. Si tagliano le uscite al ristorante, l’abbigliamento, le vacanze. Rinunce che pesano sulla qualità di vita delle famiglie. E alla fine del mese riescono a metter via qualcosa? Purtroppo nel salvadanaio non resta nulla. E i continui aumenti non fanno presagire niente di buono. Dall’ansia per le bollette sempre più difficili da pagare, alla decisione di vendere la casa a causa di ipoteche che sono triplicate, fino all’ipotesi di trasferirsi all’estero. Anche perché gli stipendi non vengono sempre adeguati all’inflazione galoppante. Un problema in più in Ticino, dove il salario mediano è di 1000 franchi inferiore a quello svizzero. “Se una volta c’era il ceto medio, adesso abbiamo il ricco oppure il povero”, afferma una delle nostre due famiglie che amaramente aggiunge “quindi è diventato più un sopravvivere che un vivere”.

Insomma stiamo diventando un po’ più poveri e non sempre le ragioni che stanno dietro agli aumenti sono chiare e trasparenti. Anzi, a volte sfuggono proprio al consumatore. Come nel caso della shrinkflation, ovvero l’inflazione mascherata. Succede quando viene alleggerito il peso di un prodotto, senza modificarne il prezzo. Il prodotto quindi è più caro. Anche molto più caro. In Svizzera l’esempio più famoso è quello della Coca Cola che qualche anno fa aveva ridotto il contenuto della sua bottiglietta da 500 a 450 ml, mantenendone invariato il prezzo. Di fatto però la bottiglia costava il 10% in più. Gli esempi si sono moltiplicati anche all’estero. Per combattere questi trucchetti e informare i consumatori in Francia segnalare la Shrinkflation nei supermercati potrebbe diventare obbligatorio. E i produttori cosa dicono? Motivano gli incrementi di prezzo con l’aumento dei costi di materie prime, energia, trasporti. Anche se a volte c’è il sospetto che il rincaro vada oltre. Le aziende fanno quindi più margini. E’ la cosiddetta Greedflation, l’ inflazione da avidità. E allora per evitare sorprese il consiglio è sempre quello: confrontare attentamente prezzi e grammi.

A parlare con noi di questi aspetti, tra gli altri ospiti, anche Mister Prezzi Stefan Meierhans.

Prese di posizione:

  • Presa di posizione - MIGROS
  • Presa di posizione - COOP

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