Il Ticino a Berna: "Siamo stanchi, riapriamo?"

Il lockdown in Germania sarà prolungato fino al 7 marzo. È quanto emerge dal vertice fra Stato e Regioni sulle misure anti-Covid, tenutosi mercoledì. Le riaperture nel commercio al dettaglio e in altri settori potranno avvenire soltanto nelle regioni in cui l’incidenza settimanale su 100’000 abitanti calerà fino al livello di 35 nuove infezioni da Covid-19.

La campagna di vaccinazioni anti Covid avviata dal Regno Unito ha raggiunto ormai con la prima dose “un quarto dell’intera popolazione adulta”, inclusi “oltre il 90% degli ultra 75enni e dei residenti nelle case di riposo”. Lo ha annunciato mercoledì, nel briefing di giornata a Downing Street, Boris Johnson, invocando però uno sforzo in più per arrivare all’obiettivo di coprire tutte le persone vulnerabili (15 milioni, contro i 13 raggiunti finora) entro l’obiettivo fissato del 15 febbraio. Il premier ha invitato tutti i residui over 70 non ancora chiamati a farsi vivi ai contatti online messi loro a disposizione.

Oltre ai tamponi molecolari gratuiti per tutti e agli antigenici disponibili in quasi tutte le farmacie con risultati in 10 minuti, la Francia introdurrà da domani “i primi test salivari”, effettuati dagli ospedali parigini. Lo ha annunciato il ministro della Salute Véran, precisando che “ne saranno effettuati 200-300’000 alla settimana. Prioritari saranno i bambini, nelle scuole, così da poter identificare, senza dar fastidio ai bambini dei casi positivi, e proteggere l’istituto affinché resti aperto il più possibile”. I test non avranno un risultato rapido, poiché saranno analizzati con la tecnica PCR dei molecolari, ma potranno evitare il prelievo naso-faringeo.

Norman Gobbi evoca la possibilità di somministrazioni dal prossimo mese per questo gruppo della popolazione.

Dal prossimo 15 febbraio in Lombardia potranno riaprire gli impianti sciistici. L’ordinanza firmata oggi, mercoledì, dal governatore Attilio Fontana prevede che in ogni stazione sciistica, il numero massimo delle presenze giornaliere non potrà superare il 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti di risalita. Per le stazioni sciistiche che non hanno più di due impianti, il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 50% della portata oraria complessiva.

Sono 12’956 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. I decessi sono invece 336. Lo si apprende dal nuovo bollettino del ministero della Salute diffuso mercoledì. In totale sono stati eseguiti 310’994 tamponi, con un tasso di positività che sale al 4,1%. Attualmente i casi attivi nella penisola sono 410’111.

Il gigante della birra olandese Heineken, numero due al mondo nel suo settore, taglierà circa 8’000 posti di lavoro in tutto il mondo. Lo ha annunciato il gruppo comunicando i conti annuali, chiusi con una perdita netta di 204 milioni di euro (221 milioni di franchi). Le misure restrittive imposte per la pandemia Covid-19, con bar e ristoranti chiusi in molti paesi, hanno causato un calo delle vendite del 17% a 23 miliardi di euro. Heineken aveva annunciato già in ottobre che era necessaria una ristrutturazione per ridurre i costi del personale, ma all’epoca non aveva fornito alcuna cifra riguardo ai licenziamenti.

Il Consiglio di Stato ticinese scrive a Berna, senza chiedere esplicitamente delle riaperture.

Una parte dei dipendenti del gruppo Tamedia torna al lavoro ridotto. A partire da marzo alcuni collaboratori della “redazione mantello”, dei servizi editoriali e dell’area foto verranno toccati dalla misura. “Das Magazin” e “SonntagsZeitung” sono già in lavoro ridotto. La misura non coinvolge invece le redazioni locali. I collaboratori coinvolti sono stati avvertiti imercoledì in una riunione online, ha confermato una portavoce del gruppo Tamedia. Tutti continueranno a ricevere il pieno stipendio.

Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomandano il vaccino di AstraZeneca anche per le persone con oltre 65 anni, e può essere utilizzato anche contro le varianti del Covid. Nelle loro raccomandazioni, i 15 esperti di un gruppo dell’OMS specializzato nelle immunizzazioni sottolineano che il siero può essere impiegato anche nei Paesi in cui sono presenti le varianti del coronavirus.

Il gruppo farmaceutico AstraZeneca ha annunciato mercoledì di collaborare con la tedesca IDT Biologika per essere in grado di produrre più vaccini Covid-19 per l’Europa a partire dal secondo trimestre. Secondo un comunicato, i due laboratori “stanno esaminando la possibilità di accelerare la produzione del vaccino” nei prossimi mesi. L’annuncio arriva dopo che AstraZeneca è stata accusata di ritardi nelle consegne del siero all’UE, causando una situazione di stallo tra Bruxelles e Londra.

Un impiego su cinque nel settore economico dello sport è a rischio sulla scia delle restrizioni alla vendita legate alla pandemia: è il grido d’allarme lanciato da due associazioni di categoria, che invitano il Consiglio federale a permettere la riapertura dei negozi il primo marzo.

Il Sudafrica sta valutando la possibilità di scambiare o vendere il vaccino AstraZeneca dopo che, in base ha uno studio, è risultato di scarsa efficacia contro la variante sudafricana del Covid-19. Lo riporta la BBC citando il ministro della Salute Zweli Mkhize. “Ci sono già alcuni Paesi che chiedono di acquistarlo”, ha detto il ministro in conferenza stampa precisando che avrebbe avuto un incontro con l’Organizzazione mondiale della santià. Gli scienziati sudafricani, ha spiegato, continueranno a studiare l’efficacia del vaccino che, a seconda dei risultati, “sarà sostituito prima della data di scadenza”. Il Sudafrica possiede al momento un milione e mezzo di dosi del vaccino AstraZeneca.

La Thailandia utilizzerà il vaccino anti-Covid prodotto dalla cinese Sinovac per avviare la propria campagna nazionale di vaccinazione, con cui mira a immunizzare circa due terzi delle persone a rischio. Lo ha reso noto ieri Bloomberg. Alla fine di questo mese, le competenti autorità della Thailandia dovrebbero autorizzare la somministrazione d’emergenza del vaccino cinese “parallelamente all’arrivo della prima spedizione”.

I morti nell’Unione europea a causa del Covid hanno superato quota 500’000. Ad oggi ne sono stati registrati 501’531 (sui quasi 20’550’000 contagiati). Negli ultimi giorni, comunque, il trend sembra migliorare. Nella settimana dal 3 al 9 febbraio sono stati registrati in media 103’250 nuovi casi di Covid-19 ogni giorno nei 27 Stati membri, ovvero il 16% in meno rispetto ai sette giorni precedenti. I decessi registrati in media ogni giorno sono stati 3’137 (-7%).

In Lombardia sono finora stati accertati 128 casi di varianti del Covid-19. Si tratta quasi esclusivamente di paziente colpiti dalla cosiddetta “variante inglese” (126), in un caso si tratta della “variante brasiliana”, mentre in un altro non è ancora chiaro se si tratti o meno dei quella “sudafricana”. Lo ha detto il direttore generale Welfare di Regione Lombardia, Marco Trivelli, in occasione di un’audizione in Commissione Sanità del Consiglio Regionale.

L’UFSP ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio. Dal 22 febbraio, molti Paesi e regioni saranno aggiunti all’elenco delle zone da cui l’ingresso in Svizzera è soggetto a quarantena. Questi includono Serbia, Albania, Colombia e varie regioni italiane, tedesche e francesi.

Secondo l’aggiornamento pubblicato mercoledì dall’Ufficio federale della sanità pubblica, le regioni interessate sono per la Francia Normandia, Ile-de-France, Centre-Val de Loire, Pays de la Loire e Aquitaine-Limousin-Poitou-Charentes. Per la Germania, sono state aggiunte Sassonia-Anhalt e Brandeburgo. I viaggiatori delle regioni italiane Umbria, Marche e Puglia sono ora soggetti a quarantena.

Prosegue il calo dell’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione in Svizzera, anche se i dati aggiornati in alcuni cantoni, come Vaud, vanno in controtendenza. A livello nazionale le infezioni sono 229 ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni e la Romandia torna ad essere, come all’inizio della seconda ondata, l’area maggiormente colpita del paese. Solo il citato Vaud, Ginevra, Friburgo, Vallese e Giura fanno segnare valori al di sopra del 300. Il Ticino, con 171, è invece uno dei cantoni in cui il virus è stato rilevato con meno frequenza (il primato spetta a Sciaffusa con 99).

In Svizzera, nelle ultime ventiquattro ore, sono stati registrati 1’602 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP). Sono 18 i nuovi decessi e 92 persone sono state ricoverate in ospedale. Inoltre, sono stati trasmessi i risultati di 35’339 test, indica l’UFSP. Il tasso di positività è del 4,53%. Sull’arco di due settimane, il numero totale di infezioni è 19’844. I casi per 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 229,55. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 0,98.

La Confederazione sta sondando i cantoni e le associazioni economiche per sapere se e come gli aiuti per i casi di rigore debbano essere ulteriormente ampliati. Il progetto in consultazione prevede un raddoppio dei fondi destinati a questo scopo a dieci miliardi di franchi. I giornali Tamedia hanno riferito oggi in merito al progetto. Alla fine di gennaio, il Parlamento aveva proposto di raddoppiare i fondi per i casi di rigore a cinque miliardi di franchi. Ora un ulteriore raddoppio è in discussione, come emerge dai documenti dell’Amministrazione federale delle finanze (AFF). Le proposte sono state formulate da un gruppo di lavoro congiunto tra la Confederazione e otto rappresentanti cantonali.

In base alle richieste dei singoli cantoni e visto che si prospetta un’estensione delle restrizioni oltre la fine di febbraio, i cinque miliardi di franchi previsti potrebbero non essere sufficienti, si legge nei documenti. I cantoni e le associazioni economiche devono quindi esprimersi su un ulteriore aumento di cinque miliardi - per un totale di dieci miliardi di franchi - con un contributo cantonale del 20%.

Sono circa 30’000 le dosi di vaccino anti-Covid-19 somministrate in Ticino in poco più di un mese: lo ha specificato questa mattina durante la trasmissione Modem il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, specificando che 7’000 residenti delle case per anziani hanno già ricevuto la seconda dose e godono quindi della massima copertura garantita dai preparati di Pfizer/BioNtech o Moderna (gli unici per ora approvati da Swissmedic). In totale, l’8% della popolazione è stata coinvolta in questo primo giro della campagna vaccinale.

ll calo delle nascite preoccupa le autorità cinesi: l’anno scorso sono venuti al mondo 10 milioni di bambini, -15% rispetto al 2019, a conferma di un trend in corso da anni che si spiega con l’emancipazione femminile e le difficoltà economiche delle giovani coppie e che porterà nei prossimi anni i decessi a superare le nascite. I confinamenti causati dalla pandemia non hanno ottenuto l’effetto sperato dai demografi. La corrispondenza è di Gabriele Battaglia

La procedura di autorizzazione del preparato anti-Covid di Janssen-Cilag è tuttora in corso. Lo ha confermato oggi Swissmedic, precisando che manca ancora diversa documentazione prima del benestare definitivo. La richiesta di omologazione è stata inoltrata il 7 dicembre scorso. Il preparato in questione - Ad26.COV2.S - dovrebbe stimolare la produzione di anticorpi contro il coronavirus. Uno studio condotto a livello mondiale indica un’efficacia del 66%. Il vantaggio è che è necessaria una sola dose di vaccino, e non due come per gli altri prodotti. Finora sono stati autorizzati in Svizzera due vaccini: quello Moderna e quello di Pfizer/BioNTech.

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento alla plenaria dell’Eurocamera, ha fatto autocritica sui vaccini, insistendo però sulla volontà di raggiungere “l’obiettivo di immunizzare il 70% della popolazione in Europa entro l’estate”. “Siamo arrivati in ritardo con le autorizzazioni, siamo stati troppo ottimisti sulla produzione di massa, e forse siamo stati un po’ troppo sicuri sul fatto che le quantità ordinate sarebbero state consegnate in tempo utile. Dovremmo chiederci perché è successo e quali insegnamenti trarne”, ha detto.

Oltre alle varianti del virus, “dobbiamo affrontare una seconda sfida - ha osservato -. Uno dei rallentamenti nella produzione riguarda alcune molecole sintetiche. Se avessimo 250 grammi in più di queste molecole, ci dicono le aziende, che potrebbero produrre un milione di dosi in più. Per questo è necessario un maggiore coordinamento nella fornitura degli ingredienti fondamentali”.

Il Dipartimento educazione, cultura e sport ha comunicato che ieri, martedì 9, è stata decisa e comunicata a tutte le famiglie la quarantena per due classi della Scuola elementare di Castione. A fronte di alcuni allievi risultati positivi (la regola stabilita dalle autorità sanitarie cantonali è che la quarantena di classe scatta solitamente quando si registrano due casi), tutti gli allievi rimarranno a casa durante questa settimana fino al 15 febbraio.

Il lockdown in Germania potrebbe essere prolungato fino al 7 o addirittura fino al 14 marzo. Lo scrive la Bild online, lasciando trapelare la discussione in corso oggi in vista del vertice fra Stato e regioni. Stando al tabloid, l’ipotesi di allentare le misure anti Covid dal primo marzo non sarebbe più sul tavolo. La Germania è in rigido lockdown dallo scorso 16 dicembre.

A metà gennaio 444’543 lavoratori erano interessati dalle misure di chiusura o di limitazione delle attività aziendali decise dall’autorità per far fronte al coronavirus, un numero pari all’8,5% degli occupati in Svizzera. La stima è stata pubblicata dall’Ufficio federale di statistica (UST). Le imprese interessate erano 83’056, il 12% del totale, attive in comparti come ristorazione, discoteche, cultura, tempo libero, negozi e mercati. Il Ticino risulta leggermente più colpito dai provvedimenti in termini di personale (21’433 persone, il 9,1% del totale dei lavoratori), mentre è in linea con la media nazionale per quanto riguarda le imprese (4’701 aziende, 12%).

Nelle ultime ventiquattro ore sono stati 71 i nuovi contagi da coronavirus in Ticino, per un totale di 27’245 casi dall’inizio della pandemia. Si registra un ulteriore decesso, per un totale di 949 morti. Le persone ricoverate in ospedale sono attualmente 93. I nuovi ricoveri sono 7, mentre 9 pazienti sono stati dimessi. Dei degenti complessivi, 16 si trovano in cure intense.

Nelle 68 case per anziani del Canton Ticino non é stato registrato alcun nuovo caso. Attualmente il totale dei residenti positivi al Covid-19 è di tre, in due strutture distinte.

Anche i sindacati chiedono al Consiglio federale una strategia di uscita dal semi confinamento: la popolazione è stanca e preoccupata per il proprio futuro, ha affermato dalle colonne del Blick il presidente dell’Unione sindacale svizzera (USS), Pierre-Yves Maillard. Numerosi posti di lavoro sono in pericolo a causa del semi confinamento e molte persone devono tirare avanti accontentandosi solo di una parte del loro salario. Stando a Maillard, rassegnazione e depressione si stanno diffondendo nella popolazione e il Consiglio federale gode sempre di meno sostegno. Ecco perché è indispensabile, secondo il consigliere nazionale socialista ed ex ministro della sanità vodese, una strategia di uscita a partire da marzo, quando scadranno le attuali misure di confinamento.

In Russia sono stati superati i 4 milioni di casi confermati di Covid-19 dall’inizio dell’epidemia. Secondo il centro operativo nazionale anticoronavirus, i nuovi contagi sono stati meno di 15’000 per la prima volta dal 17 ottobre scorso, con 14’494 nuovi casi nel Paese nelle ultime ventiquattro ore. Stando ai dati ufficiali, dall’inizio
della pandemia si contano 4’012’710 contagi e 78’134 decessi, di cui 536 nel corso dell’ultima giornata.

Il periodo di sovramortalità tra gli over 65 in Svizzera prosegue ininterrotto da 15 settimane. Dalla fine di ottobre vi sono stati 8’380 morti in più di quante attese dagli esperti sulla base dei dati pluriennali: ne erano attesi all’incirca poco meno di 18’000, mentre ve ne sono stati oltre 26’000. Gli ultimi dati riguardanti i decessi a livello nazionale elaborati dall’Ufficio federale di statistica indicano che il fenomeno si sta progressivamente attenuando dalla metà di dicembre, ma prosegue.

Dall’inizio della seconda ondata alla fine di gennaio, tra le persone in età AVS vi è stato quasi il 50% di decessi in più del previsto, con un picco del 69% (804 persone) nella settimana fra il 16 e il 22 novembre 2020.

Il vaccino contro il Covid-19 potrebbe essere necessario “una volta l’anno, per molti anni”. Lo sostiene l’amministratore delegato della Johnson & Johnson, Alex Gorsky, in un’intervista a CNBC. “Purtroppo, più si diffonde più il virus muta. Ed ogni volta che muta la variante può rispondere in modo diverso non solo ai farmaci ma anche al vaccino”, ha spiegato.

Il Dipartimento di Stato ha accusato la Cina di non essere stata trasparente, “almeno fino a ora”, sulle origini del coronavirus e ha chiesto di avere il rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità per farlo analizzare “dai nostri esperti”. “Chiaramente, i cinesi, almeno finora, non hanno offerto la necessaria trasparenza di cui noi e la comunità internazionale abbiamo bisogno in modo che possiamo impedire che questo tipo di pandemie si ripresentino”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price.

Il Governo grigionese ha deciso di introdurre l’obbligo della mascherina anche per gli allievi di 5a e 6a classe elementare che frequentano le scuole dell’obbligo pubbliche e private, incluse le strutture per l’istruzione scolastica speciale del Cantone. La misura entrerà in vigore a partire da giovedì 11 febbraio 2021.

Prosegue il calo dei nuovi casi di coronavirus a livello globale: la settimana scorsa il bilancio è stato di 3,1 milioni di contagi, il 17% in meno rispetto a quella precedente. Lo ha reso noto l’Organizzazione mondiale della sanità, come riporta il Guardian, sottolineando che si tratta del livello più basso dall’ultima settimana di ottobre. Gli Stati Uniti hanno segnato il maggior numero di infezioni, un totale di 871’365 ma comunque il 19% in meno di quelle registrate sette giorni prima. Tra gli altri Paesi con un numero elevato di casi ci sono il Brasile, la Francia, la Russia e il Regno Unito. L’Africa ha visto il maggior calo (-22%).

Il Brasile ha registrato 1’350 morti di Covid-19 e 51’486 contagi nelle ultime ventiquattro ore, secondo il Consiglio nazionale delle segreterie di salute. Dall’inizio della pandemia, il bilancio delle vittime sale a 233’520 a fronte di 9’599’565 casi. Le persone vaccinate sono 3’783’228, delle quali 33’723 hanno già ricevuto la seconda dose.

Sono 38 le nuove infezioni da coronavirus registrate nei Grigioni, mentre non si segnalano decessi aggiuntivi. Casi e decessi sono così a quota rispettivamente 10’290 e 170. Sono 21 le persone ricoverate negli ospedali, una in meno rispetto a quanto comunicato nel precedente bollettino.