Dodicesimo giorno di guerra in Ucraina, dopo l'annuncio della Russia di voler smilitarizzare il Paese e l'inizio dell'invasione. Secondo un rapporto dello stato maggiore ucraino pubblicato domenica, l'esercito russo continua la sua "offensiva", "concentrando i suoi sforzi principali nei dintorni delle città di Kiev, Kharkiv e Mykolaiv".
La situazione è "molto difficile" a Mariupol, oggetto di "blocco umanitario" e intensi bombardamenti, ha affermato il sindaco della città che ospita un porto strategico nel sud-est ed è la chiave per il ricongiungimento fra la Crimea e le regioni separatiste del Donbass. Domenica mattina è stato annunciato un nuovo tentativo di aprire il corridoio umanitario verso Zaporizhzhia. Ma anche questo tentativo è fallito per, sottolinea il CICR, la mancanza di una accordo tra le parti.
L'emergenza umanitaria si fa sempre più grave. I profughi che hanno lasciato l'Ucraina sono già oltre un milione e mezzo. La maggior parte ora si trova in Polonia, Romania, Moldavia, Slovacchia e Ungheria. Ma tanti già nei giorni scorsi sono fuggiti ancor più lontano. Alcune centinaia sono già stati registrati nei centri d'asilo federali. Sabato una famiglia di Leopoli è stata accolta a Rancate. Probabilmente Olena, il marito, i loro quattro figli, la sorella e i nonni sono i primi rifugiati ucraini arrivati in Ticino dove gli arrivi più massicci, come comunicato dal cantone, sono attesi tra 2-3 settimane.
I morti accertati fra i civili dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio sono saliti a 351, secondo l'ultimo bilancio diffuso dall'ONU avvertendo che probabilmente il dato reale è molto più alto. I feriti invece sono 707.
Zelensky chiede sostegno e armi a Biden
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato domenica di aver parlato ancora una volta al telefono con il suo omologo americano Joe Biden per discutere del sostegno finanziario americano all'Ucraina e delle sanzioni contro la Russia.
Anche i corrispondenti SSR lasciano la Russia
Dopo l' emanazione di una nuova legge sui media, diverse emittenti e agenzie occidentali stanno chiudendo i loro uffici in Russia. La SSR ha ritirato i suoi corrispondenti, compreso il collaboratore RSI, alla pari di CNN, BBC, ARD e ZDF, RAI e CBC.
In Svizzera la giornata di sabato è stata segnata dalle manifestazioni per la pace. La più grande a Zurigo, con 40'000 partecipanti.
Lunedì potrebbe tenersi il terzo round dei negoziati tra Ucraina e Russia.
Antonio Civile, Stefano Pongan, Sandro Pauli, Simone Della Ripa, Enrico Campioni e Diego Moles