Rawan, la bimba yemenita di otto anni data per morta per colpa delle lesioni interne riportate dopo essere stata stuprata dal marito 40enne durante la sua prima notte di nozze, è viva e non è mai stata sposata.
A dare la notizia è stato un magistrato yemenita, che ha presentata alla stampa la ragazzina. Il suo caso, rivelato inizialmente da un giornalista ma subito smentito dalle autorità di Sanaa, aveva destato un clamore internazionale, con prese di posizione di gruppi per la difesa dei diritti dell'uomo ed esponenti politici, prima tra tutti l'alto rappresentante della diplomazia europea Catherine Ashton, che si era detta “costernata” per la sua morte.
Un'inchiesta era comunque stata aperta e la ministra per i diritti dell'uomo Houria Machhour aveva detto sabato di voler fare approvare una legge che vietasse le nozze per i minori di 18 anni.
Nel 2009 un progetto di legge per fissare l'età minima a 17 anni era stato bloccato in parlamento per le proteste dei deputati conservatori. Secondo statistiche internazionali, circa il 14% delle giovani yemenite si sposano prima dei 15 anni e in zone rurali ci sono casi di bambine di otto anni che vengano costrette alle nozze.
Red.MM