Svizzera, meno di 200 nuovi contagi

Quattro regioni della Spagna, così come le enclave nordafricane di Ceuta e Melilla, non hanno notificato nessun caso di persona deceduta negli ultimi sette giorni per coronavirus. È il dato posto in evidenza dall’agenzia di stampa Efe sulla base dell’ultimo aggiornamento del Ministero della Sanità. Le regioni in questione sono Murcia (sud-est), Estremadura (ovest), Navarra e Rioja (entrambe al nord). Da inizio pandemia in Spagna sono state registrate 80’634 vittime. Intanto a livello nazionale cala ancora leggermente l’incidenza dei contagi notificati negli ultimi 14 giorni: oggi è data a 96,6 casi ogni 100’000 abitanti, mentre ieri era di 98,78. Nel frattempo procede spedita la campagna di vaccinazione: ieri sono state di nuovo somministrate più di 620’000 dosi in 24 ore, una cifra vicina al record (poco più di 650’000 dosi). Il 28,7% della popolazione (13,6 milioni di persone) ha già completato il ciclo.

L’ambasciata degli Stati Uniti a Kabul, in Afghanistan, ha ordinato un rigoroso contenimento del proprio personale dopo l’emergere di un vasto focolaio di casi di Covid-19. Secondo una nota interna, 114 dipendenti della missione diplomatica hanno contratto il nuovo coronavirus e “sono posti in isolamento”, mentre una persona è morta e “diverse altre sono state ricoverate”.

“I reparti di terapia intensiva dell’ospedale militare sono saturati, costringendo le nostre unità sanitarie ad allestire stanze temporanee Covid-19 all’interno del compound dell’ambasciata per prendersi cura dei pazienti che necessitano di ossigeno”. “Con effetto immediato, tutto il personale del complesso è confinato nei propri alloggi”, annuncia l’ambasciata, che consente ai suoi diplomatici e dipendenti di uscire, “da soli”, solo per procurarsi cibo o fare esercizio, e avverte che le persone che non rispettano queste restrizioni possono essere soggette a sanzioni o addirittura essere allontanate dalla missione con il “primo volo disponibile”.

Secondo la nota interna, il 95% di questi casi di coronavirus è stato registrato tra persone che non sono state ancora completamente vaccinate. L’ambasciata invita quindi i propri dipendenti a farsi vaccinare, anche se afferma che oltre il 90% del proprio personale locale afghano o non americano ha già ricevuto almeno una dose.

La task force scientifica della Confederazione è ottimista sull’evoluzione della pandemia in Svizzera: i dati sono in calo, le varianti più preoccupanti sono quasi assenti e l’economia è pronta a ripartire. Il numero di casi si è dimezzato in meno di dieci giorni, viene sottolineato nel rapporto pubblicato oggi. L’incidenza della malattia in rapporto alla proporzione della popolazione non ancora vaccinata è pure in calo, e gli esperti ritengono quindi che il rischio di infezione è diminuito anche per chi non è ancora stato vaccinato.

Le autorità statunitensi vogliono investire 3,2 miliardi di euro per accelerare la ricerca e lo sviluppo di medicamenti antivirali contro il coronavirus e altre future malattie. I fondi sono assicurati dal piano di rilancio da 1’900 miliardi adottato in marzo.

Sono 1’325 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della salute. Ieri erano stati 1’400. Sono invece 37 le vittime in un giorno, mentre alla vigilia erano state 52. I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore sono 200’315, a fronte di 203’173 ieri. Il tasso di positività è dello 0,7%.

Prosegue il rimbalzo dei contagi nel Regno Unito alimentato dalla variante delta, importata dall’India: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 11’007, picco giornaliero da metà febbraio. In crescita anche il numero dei ricoveri e de morti, 19 contro i 9 di mercoledì.

I casi di cancro che in Europa passano inosservati a causa del Covid-19 sono quasi un milione, mentre i test di screening oncologici non eseguiti nel Vecchio Continente durante la pandemia sarebbero in totale 100 milioni. Lo sostiene l’European Cancer Organisation (ECO) che giovedì presenta la campagna Time To Act: è tempo di agire, non permettere al Covid-19 di ostacolare la lotta contro il cancro. Fino a una persona su due, ricordano gli esperti, con potenziali sintomi di cancro, non è stata inviata urgentemente per una diagnosi.

“I risultati mettono a fuoco l’impatto del coronavirus sul cancro” afferma il presidente di ECO, l’oncologo svizzero Matti Aapro aggiungendo: “Abbiamo disperatamente bisogno di misure urgenti al più alto livello della politica europea per recuperare quanto si è perso nel campo del cancro. Bisogna ripristinare la fiducia nei servizi oncologici e affrontare la carenza di forza lavoro e approvvigionamenti”.

Un altro leone positivo al coronavirus è morto nello zoo indiano di Chennai dove diversi felini sono risultati infettati dal Sars-CoV-2. All’inizio di giugno era morta una leonessa di nove anni. Nei giorni scorsi è stata la volta di Pathbanathan, un maschio di 12 anni. Martedì, hanno spiegato i responsabili dell’Arignar Anna Zoological Park ai media indiani, l’animale, che da giorni aveva smesso di mangiare dopo aver manifestatato i primi sintomi, ha avuto dei problemi di respirazione e i veterinari non sono riusciti a salvarlo.

In Russia, l’agenzia di regolamentazione, ha recentemente approvato un vaccino anticoronavirus per gli animali che è stato testato sui cani, i gatti e pure i visoni che si sono dimostrati altamente sensibili al coronavirus, portando, per esempio, la Danimarca ad ucciderne milioni negli allevamenti per frenare la diffusione del virus e scongiurare lo sviluppo di qualche variante.

Il 2020 è stato per la Spagna l’anno con più morti registrato dalle statistiche ufficiali disponibili (le prime si riferiscono all’anno 1941, due anni dopo la fine della guerra civile): lo si apprende dai dati provvisori pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica. In totale, i decessi nell’anno della pandemia sono stati 492’930, il 17,7% in più rispetto al 2019. Nel 1941 furono 487’748.

In Svizzera un numero di decessi senza precedenti dal 1803

Una situazione analoga si è registrata anche in Svizzera, anche se l’incremento rispetto al 2019 è stato minore (12%), Nel 2020 (secondo gli ultimi dati resi noti dall’Ufficio federale di statistica) nella Confederazione vi sono stati 76’391 morti. Si tratta del maggior numero di decessi assoluto mai registrato dalla nascita della Svizzera moderna (le statistiche risalgono fino al 1803). Si è rivelato superiore anche a quello dei lutti registrati nel 1918 a causa dell’influenza spagnola e nel biennio 1870-1871 per l’epidemia di vaiolo. Il tasso di mortalità di quegli anni fu però superiore, data una popolazione molto inferiore (gli abitanti nel 1870 erano 2,65 milioni, nel 1918 3,87 mentre oggi sono 8,67). L’eccezionalità della mortalità registrata lo scorso anno è confermata dal fatto che il tasso di mortalità è aumentato per la prima volta dopo una serie di anni durante i quali si era avuta una tendenziale discesa, tornando ai livelli della seconda metà degli anni Novanta.

La revisione della legge Covid-19 è pronta per le votazioni finali alle Camere federali. Giovedì il Parlamento ha approvato la proposta della conferenza di conciliazione stralciando dal progetto l’idea di “liberare” le persone in possesso di un certificato Covid dalle restrizioni di accesso alle manifestazioni.

I due rami del Parlamento avevano già stabilito di prorogare fino al 31 dicembre le indennità di perdita di guadagno e di abrogare il limite massimo di 115 milioni di franchi per i contributi a fondo perso a favore dello sport di squadra.

Il consigliere federale Ueli Maurer ha più volte affermato che il Governo intende finirla con la legislazione d’eccezione entro la fine dell’anno corrente. Qualora fosse necessario sostenere il settore culturale anche l’anno prossimo, si potrà intervenire seguendo la via legislativa usuale.

Le 65’000 persone completamente vaccinate nei centri cantonali ticinesi mercoledì hanno ricevuto un SMS per poter scaricare il proprio certificato COVID. In poche ore la metà aveva già proceduto.

In Ticino finora sono state somministrate. 285’000 dosi di vaccino, ma non tutti gli iscritti nei vari centri stanno ricevendo le convocazioni allo stesso ritmo e attualmente ci sono 16’000 persone in lista d’attesa.

A Giubiasco (l’unico luogo in cui viene somministrato il vaccino Pfizer) vi sono lunghi tempi di attesa che possono superare anche il mese. Per vaccinare nel minor tempo possibile chi vuole essere immunizzato, giovedì chi si è iscritto unicamente a Giubiasco riceverà un SMS affinché valuti la possibilità di annunciarsi anche a Biasca, dove vi sono ancora 4’000 posti liberi fino al 4 luglio.

Forniture Pfizer in riduzione

“Le autorità suggeriscono ai cittadini di valutare questa opzione prima che le iscrizioni per il centro di Biasca vengano definitivamente chiuse, come già successo per i centri di Tesserete e Locarno”, sottolinea un comunicato. Inoltre è probabile che le forniture del vaccino Pfizer non aumenteranno. Anzi “si prospettano ulteriormente in riduzione”.

Dall’inizio della pandemia, 701’454 infezioni da coronavirus sono stati confermati in laboratorio su un totale di 8’058’247 test effettuati in Svizzera e nel Liechtenstein. In totale si contano 10’322 decessi e il numero di persone ospedalizzate ha superato la soglia delle 29’000. In Svizzera si contano attualmente 2’766 persone in isolamento e 5’331 entrate in contatto con loro e messe in quarantena. A queste se ne aggiungono 3’303 di ritorno da un paese a rischio e posti in quarantena.

L’incidenza a livello nazionale ora è di 51 casi ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni. Un livello che non si registrava dallo scorso autunno. Il cantone dove il coronavirus circola di meno è sempre il Ticino con un’incidenza di 27,31, quasi 10 volte meno di quella di Appenzello Interno che risulta essere quello dove proporzionalmente si registra il maggior numero di infezioni. Seguono: Obvaldo, Svitto e Giura, tutti con valori superiori a 100. I Grigioni sono sopra la media nazionale con 62,81.

In Svizzera prosegue la tendenziale discesa del numero dei contagi e dei ricoveri. Giovedì l’Ufficio federale della sanità pubblica ha reso noto che nelle 24 ore precedenti sono stati registrati 194 nuovi contagi. È il dato più basso da mesi. Inoltre non risulta che il 16 giugno vi siano stati ricoveri in ospedale a causa del Covid-19. Non sono però esclusi annunci tardivi, come dimostra il fatto che proprio oggi Berna ha proceduto a inserire nelle statitische 78 ricoveri riguardanti i mesi scorsi. Pure risalenti a tempo fa 3 dei 7 nuovi decessi registrati giovedì.

Il tasso di occupazione degli ospedali si conferma entro limiti considerati ben gestibili da parte delle autorità sanitarie cantonali. Il tasso di occupazione generale è del 79,5% con una quota dell’1,5% di pazienti Covid-19. Le unità di terapia intensiva hanno un occupazione complessiva del 68,5% con un 8,2% di degenti per le gravi conseguenze della malattia causata dal coronavirus.

Intanto proseguono a ritmo spedito sia la campagna vaccinale sia l’emissione dei certificati Covid. Nella sola giornata di mercoledì ne sono stati rilasciati oltre 235’000. Il totale dall’inizio della loro diffusione il 7 giugno scorso è così giunto a sfiorare gli 1,2 milioni.

Il Consiglio degli Stati, alla pari di quanto fatto mercoledì dal Nazionale, giovedì ha respinto (25 voti a 16) la mozione democentrista che chiedeva di revocare immediatamente la situazione particolare, dato che i numeri in discesa circa le infezioni giustificano la fine della situazione particolare e il ritorno alla normalità pre-Covid. L’autore dell’atto parlamentare, il ticinese Marco Chiesa, esprimendosi nell’ambito di una sessione straordinaria chiesta dall’UDC, ha chiesto che le Camere possano riprendere pienamente il proprio ruolo, uscendo dalla fase particolare che sulla base delle legge sulle epidemie concedere competenze straordinarie al Consiglio federale.

Stando alla legge, ha ricordato il presidente democentrista, la situazione particolare è una situazione in cui gli organi esecutivi ordinari non sono in grado di prevenire e di combattere la comparsa e la propagazione di malattie trasmissibili. Ebbene, dopo 12 mesi, sia la popolazione che le istituzioni hanno imparato a convivere col coronavirus e le istituzioni sono in grado di prevenire e combattere la comparsa e la propagazione del virus.

Il Governo austriaco ha annunciato che il paese tornerà alla quasi normalità a partire dal primo luglio quando riapriranno le discoteche chiuse da 15 mesi, sarà abolito il coprifuoco, verranno eliminati i limite alle presenze di spettatori agli eventi culturali e sportivo e cadrà l’obbligo della mascherina FFP2 introdotto a gennaio per garantire una migliore protezione contro le varianti.

“La situazione è molto, molto buona. Meglio, molto meglio del previsto”, ha affermato giovedì a Vienna il cancelliere Sebastian Kurz annunciando gli allentamenti. La mascherina classica sarà ancora necessaria sui trasporti pubblici e nei luoghi chiusi. Inoltre agli eventi il pubblico dovrà sottostrare alla cosiddetta “regola 3G” dovendo dimostrare di essere o vaccinato (“geimpft”) o negativo (“getestet”) o guarito dal Covid (“genesen”).

L’applicazione Covid Cert dal 12 luglio prossimo dovrebbe permettere di generare una copia “alleggerita” del certificato contenente solo un minimo di dati. Secondo una modifica della bozza di ordinanza messa in consultazione dalla Confederazione tra i cantoni fino al 22 giugno verrebbe indicata solo l’esistenza di un certificato valido.

La creazione di un “certificato light” era stata suggerita dal responsabile federale della protezione dei dati e della trasparenza, dato che l’applicazione di verifica può essere programmata per analizzare la validità del certificato, ma anche per leggere altre informazioni.

Chi vorrà un certificato privo di dati sanitari potrà ottenerne una copia. Sarà considerata valida in Svizzera grazie a un codice QR che, si pensa, potrà usato anche nei paesi (come la Germania) che hanno già previsto una soluzione del genere per i loro cittadini.

I 191 centri commerciali elvetici nel corso del 2020 hanno perso un miliardo di franchi di fatturato. Le vendite hanno registrato una flessione complessiva del 5,8%, ha reso noto giovedì lo Swiss Council of Shopping Places. L’organizzazione ha stimato che il lockdown scattato il 16 marzo e proseguito per buona parte della primavera ha comportato minori entrate per 1,87 miliardi, in parte compensate con il rimbalzo degli acquisti registrato dopo le riaperture. Cibo, bricolage, giochi e hobby, elettronica per la casa e mobili hanno visto la domanda raggiungere livelli da primato.

Non tutti i centri commerciali sono stati colpiti allo stesso modo. Il calo delle vendite è stato più contenuto nei piccoli centri commerciali locali, che presentano un’elevata quota di prodotti alimentari, mentre hanno sofferto maggiormente i grandi complessi, con un’ampia offerta di abbigliamento, tempo libero e ristorazione.

L’aumento dei ricoveri legati al Covid-19 registrato mercoledì in Ticino quando i pazienti degenti a causa della malattia provocata dal coronavirus sono repentinamente aumentati da 1 a 3, nelle successive 24 ore non si è confermato. Giovedì mattina le autorità sanitarie cantonali hanno reso noto che il numero delle persone in ospedale non ha subito variazioni.

Nessun cambiamento sostanziale anche nell’evoluzione dei contagi. Ne sono stati annunciati altri 8, mentre nei giorni precedenti erano stati 9 e 7. La tendenza a livello settimanale si conferma positiva. Negli ultimi 7 giorni i nuovi casi totali sono stati 35 contro i 62 della settimana precedente. Non si registrano ulteriori decessi (995 in totale dall’inizio della pandemia) dal 27 maggio.

La Banca nazionale svizzera (BNS) giovedì ha reso noto di aver rivisto al rialzo la sua previsione di crescita del prodotto interno lordo. Le previsioni aggiornate pubblicate nel rapporto trimestrale indicano per un aumento del 3,5% nel 2021 (a inizio anno si parlava di un 2,5%). Parallelamente si dovrebbe assistere a un incremento dell’inflazione. Quest’anno dovrebbe essere dello 0,4% per passare allo 0,6% nel 2022 e nel 2023.

La prevista evoluzione della situazione non ha indotto a modificare la politica monetaria il direttorio dell’istituto di emissione che intende sostenere la ripresa economica post pandemica. Il livello di quotazione del franco è sempre ritenuto elevato e pertanto sono stati confermati i tassi negati e la disponibilità a intervenire sui mercati in caso di bisogno. L’anno scorso ha comprato divise estere per 110 miliardi. Nel frattempo la situazione sembra essersi stabilizzata con il corso dell’euro che si muove tra 1,09 e 1,10 franchi.

La diffusione della variante delta del coronavirus (scoperta in India e divenuta ormai dominante nel Regno Unito) ha fatto rimbalzare il numero dei nuovi contagi quotidiani in Gran Bretagna ad oltre 9’000. Si tratta del picco nazionale dalla fine di febbraio. L’impatto in termini di malattie gravi è più contenuto. I ricoveri sono in aumento (sono arrivati a 1’177), ma a ritmo meno accelerato, probabilmente grazie alla protezione dei vaccini (il 58% della popolazione adulta ha concluso il ciclo di iniezioni e quasi l’80% ha ricevuto almeno con una dose).

I dati hanno indotto il governo di Boris Johnson ad accelerare ulteriormente la campagna vaccinale (ora estesa anche ai 20enni) e a rinviare l’uscita dalle ultime restrizioni del lockdown dal 21 giugno a non prima del 19 luglio. Una decisione approvata mercoledì dal Parlamento, con 461 sì e 60 no.

La revisione della legge Covid-19 è quasi pronta per le votazioni finali di domani. Oggi il Consiglio degli Stati ha approvato la proposta della conferenza di conciliazione, eliminando l’ultima divergenza col Nazionale, ossia stralciando dal progetto l’idea di “liberare” le persone vaccinate dalle restrizioni di accesso alle manifestazioni.

Oltre ai vaccinati, un simile privilegio avrebbe incluso anche tutti coloro in possesso di un certificato sanitario (certificato di vaccinazione oppure test PCR o di avvenuta guarigione).

Su questo aspetto della revisione l’ha spuntata il Nazionale che giudica questa aggiunta una restrizione inutile al margine di manovra del governo il quale, come indicato in aula più volte dal consigliere federale Ueli Maurer, persegue in fondo lo stesso obiettivo, ossia giungere alla normalità al più presto. Nel frattempo, in ogni caso, vista la situazione epidemiologica in miglioramento, il Consiglio federale ha già ordinato i primi allentamenti.

La disoccupazione in Australia è calata in maggio al livello più basso dall’inizio della pandemia: è quanto ha reso noto l’ufficio nazionale di statistica, sottolineando che il tasso è diminuito di 0,4 punti percentuali per attestarsi al 5,1%. Si tratta del settimo calo consecutivo su scala mensile. Lo scorso mese sono stati creati oltre 115’000 impieghi, dei quali 97’500 a tempo pieno.

Le esportazioni della Svizzera hanno raggiunto nel mese di maggio una nuova cifra mensile da primato, per un controvalore di 20,8 miliardi di franchi. La tendenza al rialzo è così confermata,(+3,5%).. Per contro, come riferito in una nota diffusa stamani dall’Amministrazione federale delle dogane (AFD). le importazioni sono diminuite dell’1,6% per rapporto al mese precedente. La bilancia commerciale ha quindi chiuso con un’eccedenza record di 4,3 miliardi di franchi.

UBS e Credit Suisse, secondo la Banca nazionale svizzera (BNS), hanno mostrato resistenza al deterioramento delle condizioni economiche determinato dalla pandemia. Nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, pubblicato stamani, la BNS rileva il miglioramento dei fondi propri delle due maggiori banche elvetiche, che presentano tassi regolamentari corrispondenti ai livelli precedenti alla crisi e soddisfano così pienamente i requisiti legali di trasparenza della regolamentazione “too big to fail” elaborata per impedire il fallimento di istituti con valenza sistemica.

Il laboratorio tedesco CureVac ha annunciato che il suo principale candidato come vaccino anti-Covid-19 ha mostrato solo il 47% di efficacia, secondo l’analisi di uno studio clinico su larga scala, e in questa fase non soddisfa i criteri richiesti.

Sono 15 i nuovi casi di positività al coronavirus accertati nei Grigioni nelle ultime 24 ore. Le ospedalizzazioni a causa della malattia sono attualmente 3, ossia una in meno rispetto a ieri. Nessun ulteriore decesso è stato registrato a causa della patologia.

Il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo non prevede di vendere ulteriori tagliandi per assistere alle gare durante l’evento sportivo previsto per questa estate. Lo anticipano i media giapponesi, citando una persona a conoscenza del dossier. Il Governo di Tokyo dunque punta ad andare avanti con l’organizzazione dei Giochi, consentendo dei limiti alla presenza del pubblico locale, malgrado la contrarietà dell’opinione pubblica, e i timori dei comitati medici e scientifici su una possibile ascesa dei contagi di coronavirus.

La pandemia di coronavirus e le relative restrizioni imposte dalle autorità potrebbero aver avuto un effetto nefasto sulla salute mentale dei giovani. Il Consiglio nazionale ha adottato ieri un postulato, con 116 voti a 59 e 4 astenuti, che invita il governo a presentare quanto prima un rapporto che illustri la situazione e indichi quali siano le conseguenze della crisi pandemica sulla salute psichica dei bambini e dei giovani.

Oltre a ciò, il Consiglio federale è invitato a proporre misure concrete volte a salvaguardare la salute psichica dei bambini, degli adolescenti e dei giovani adulti - in particolare gli studenti - e garantire che ricevano il sostegno psicologico di cui hanno bisogno, ha spiegato la relatrice della commissione Sandra Benguerel Locher (PS/GR), precisando che gli effetti di questa crisi sulla salute psichica si faranno probabilmente sentire a più lungo termine.