Mascherine d'obbligo in tutto il paese negli spazi pubblici al chiuso. Divieto per gli assembramenti con più di 15 persone. Consumazioni al bar e nei ristoranti unicamente da seduti. Telelavoro raccomandato. Sono queste, in sintesi, le decisioni che ha preso il Consiglio federale nella sua riunione d'urgenza svoltasi oggi, domenica, e incentrata sulla seria ripresa della pandemia da coronavirus in Svizzera.
Intanto fra Ticino e Grigioni sono stati computati nelle ultime 24 ore 180 contagi da coronavirus in più: 150 in Ticino e 30 in territorio retico. Cresce intanto l'attesa per le decisioni che assumerà il Governo, riunitosi oggi, domenica, alla luce della ripresa della pandemia a livello nazionale.
La REGA si occuperà di coordinare la gestione dei posti letto nei reparti di cure intense negli ospedali elvetici, qualora si arrivasse a saturazione in determinate regioni: la NZZ am Sonntag ha in questo senso anticipato un accordo con la Società svizzera di cure intense e il Servizio sanitario coordinato (SSC) della Confederazione.
Una situazione che, però, stando a quanto spiegato sabato alle Cronache della Svizzera italiana dal capo dell’Area medica dell’Ente ospedaliero cantonale Paolo Ferrari, non dovrebbe presentarsi: “Cominciamo a conoscere questo virus un po’ meglio, anche se non perfettamente. Abbiamo degli strumenti per curare i malati che non avevamo a marzo, conosciamo meglio il modo di diffusione del virus e come questo attacca il corpo”.
di Marija Milanovic, Alex Ricordi, Sandro Pauli e Alberto Silini