Cassonetti, parabrezza delle auto, cassette della posta, carrelli della spesa... È un'invasione. Le "braccia nere" (realizzate in plastica e appatenenti — presumibilmente — a dei manichini) sono ovunque, ma soprattutto nel Mendrisiotto e più precisamente a Chiasso. Le reti sociali sono impazzite e qui in redazione sono arrivate decine di segnalazioni, post e tweet da utenti che, un po' turbati, si stanno interrogando sul significato di questa iniziativa (le foto qui sotto), sempre che di iniziativa si possa parlare.
Braccia nere di manichino avvistate ovunque in Ticino: qui sono a Chiasso
Che sia una nuova installazione artistica? Magari ad opera di Carlo Coen, che tempo fa aveva installato centinaia di ombrelli a Chiasso (visto che è proprio lì che se ne contano di più). Raggiunto al telefono si è dichiarato totalmente estraneo alla cosa: "Non c'entro nulla — Coen, che tra l'altro è anche presidente del gruppo Commercianti della città — ma la trovo una cosa piuttosto macabra, che colpisce in negativo. Forse è un appello per azioni politiche o per i migranti, ma sono solo ipotesi campate in aria. Per quanto ne sappiamo potrebbero essere anche dei teppisti in azione".
Un curioso avvistamento anche a Figino
Le forze dell'ordine per il momento stanno a guardare questa nuova "campagna virale" che sta rimbalzando sui social. E sono in molti ad aver collegato la frase scritta sulle braccia di plastica "Mani in alto" a qualche campagna marketing per la polizia. Le parole sono accompagnate da un'altra indicazione "13.09". Un utente ha persino tirato un sospiro di sollievo "Per fortuna non è 11 settembre!", ha scritto su Facebook.
Interpretazioni sindacali, ma sono solo speculazioni
Non sono risparmiati nemmeno i carrelli della spesa
In un parcheggio del Mendrisiotto
Colpo di stato? Si chiede questo utente. Improbabile...
Interrogativi anche sulla data riportata sulle braccia, 13 settembre
px