Cultura e spettacoli

Valposchiavo, cimeli catalogati e condivisi

Nel database del Centro di conservazione dei beni culturali ci sono già 6'000 oggetti

  • 17 gennaio 2023, 21:51
  • 24 giugno 2023, 03:40

Cimeli della Valposchiavo

Il Quotidiano 17.01.2023, 20:00

Di: Quot/pon

A due anni dalla sua costruzione, il Centro di Conservazione dei beni culturali della Valposchiavo è pronto a condividere il patrimonio etnografico pazientemente catalogato. Nel database ci sono già 6'000 reperti: strumenti di ogni tipo di ogni dimensione utilizzati in casa, nell'agricoltura o nelle botteghe degli artigiani della valle, mezzi di trasporto d’altri tempi o vere rarità come un carro dei pompieri del 1872. Per ognuno vengono aggiunte le informazioni di chi l'ha posseduto.

Prima della realizzazione della struttura in legno, gran parte degli oggetti di proprietà del Museo poschiavino era esposta fra Casa Tomé e Palazzo De Bassus-Mengotti, ma tanti non trovavano posto. Il Centro permette ora di riunirli in un solo luogo, tenendoli in ordine e protetti, ma anche - con l'attivazione di un portale nei prossimi mesi - di condividerli con la rete dei musei grigionesi.

Il Centro vive pure di nuove donazioni, l'ultima delle quali di Andrea Pozzi, morto in dicembre. La sua famiglia aveva aperto un emporio a Poschiavo nel 1747. Vendeva stoffe, spezie e un elisir di lunga vita e dal 1749 fu una delle prime banche private svizzere. Fra gli oggetti di interesse della sua collezione, un vecchio volantino in cui già si invitava a privilegiare i commerci locali.

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