Millevoci: Il futuro della Città Ticino
Se ne sta parlando già da diversi anni, ma ultimamente l’idea di creare una sorta di città-Ticino è ritornata di grande attualità, grazie sia ad un ciclo di conferenze sul tema organizzato da Coscienza Svizzera sia alla nascita di un gruppo di una ventina di intellettuali e imprenditori ticinesi che ha elaborato e sottoscritto un Manifesto, presentato lo scorso mese di ottobre.
Ebbene, questo documento parte da una domanda: come sta cambiando il Ticino dopo l’apertura del tunnel ferroviario di base del San Gottardo nel 2016? E come muterà a partire dalla fine di quest’anno con l’inaugurazione e l’entrata in servizio della galleria del Monte Ceneri? Se dal 2016 la Svizzera tedesca è più vicina, da questo mese di dicembre una sorta di città diffusa trasformerà il Ticino grazie ad una metropolitana che collegherà i centri maggiori in venti-trenta minuti. Le attuali principali città fungeranno da quartieri: Lugano, Bellinzona, Mendrisio, Locarno e Chiasso diventeranno quindi dei centri connessi e complementari, ciascuno dei quali con una propria identità. Storicamente lo sviluppo economico del Ticino è strettamente legato ai miglioramenti delle infrastrutture di trasporto tra Nord e Sud: si pensi all’apertura del tunnel ferroviario del San Gottardo nel 1882, a quelli autostradali del San Bernardino nel 1967 e del San Gottardo nel 1980. Queste opere hanno favorito un’immagine del Cantone come ponte di transizione tra Nord e Sud, tra Zurigo e Milano. Con l’apertura del nuovo tunnel ferroviario di base del San Gottardo nel 2016 e di quello imminente del Monte Ceneri in occasione del cambio di orario previsto il prossimo 13 dicembre 2020, il Ticino dovrà essere capace di riposizionarsi per non più essere considerato soltanto un corridoio di transito, ma dovrà cercare di diventare parte viva e dialogante di una realtà sociale ed economica integrata tra Zurigo e Milano, sfruttando, per il suo sviluppo, sinergie e complementarietà con queste due importanti realtà economiche.
Intanto, però c’è chi paventa un calo demografico importante. E allora come muoversi e cosa fare affinché le due gallerie di base, San Gottardo e Monte Ceneri, offrano a questo nascituro ed esteso agglomerato urbano ticinese quelle potenzialità in grado di trasformare e di arricchire, sia sul piano interno sia su quello transfrontaliero, il contesto sociale, economico, scientifico e demografico? Su come potrebbero e dovrebbero modificarsi il volto e il territorio urbano di una nuova città Ticino diffusa, ci soffermiamo nella puntata di Millevoci.
Ospiti:
Claudio Ferrata, geografo, dottore in Scienze economiche e sociali dell’Università di Ginevra, opera nel campo della Cultura del territorio
Gian Paolo Torricelli, geografo, dottore dell’Università di Ginevra è attualmente responsabile dell’Osservatorio dello sviluppo territoriale presso l’Accademia di architettura a Mendrisio e docente USI di Geografia urbana e di Sviluppo territoriale
Ivano D’Andrea, economista, laureato in economia politica presso l’Università di Friburgo, CEO del Gruppo Multi SA dal 1991
Giò Rezzonico, giornalista e coordinatore e ideatore del gruppo "Manifesto per una trasformazione ambiziosa del Ticino".
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703647