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Scienza e tecnologia

Christian Bernasconi ci invita alla scoperta di straordinari lavori di conservazione attraverso l’Europa.  Da qualche anno l'Unione europea di radiodiffusione (UER-EBU) propone ai suoi membri una collaborazione all'insegna della flora, della fauna e degli ecosistemi. In questo progetto documentaristico sono coinvolte non meno di una dozzina di emittenti europee, tra le quali noi della RSI: ognuna di esse produce e realizza un servizio, il quale va a comporre, con gli altri contributi, un'opera corale di circa cinquanta minuti con un titolo inequivocabile: "Salvàti dall'estinzione". Il fil rouge che collega tutti i filmati è infatti l'urgenza di fronte al progressivo degrado degli ambienti naturali terrestri e marini. L'idea di base è che tutti noi - poco importa se scienziati o comuni cittadini - con un pizzico di volontà e disponibilità possiamo dare un contributo concreto alla salvaguardia di animali, piante o interi ecosistemi. In questa puntata andremo nei Paesi Bassi, dove una donna è in missione per ripulire dalla plastica un tratto di mare vitale, al largo delle coste olandesi. In Slovenia vedremo come una semplice soluzione ha potuto salvare i maestosi gufi - a rischio d'estinzione - dall'essere fulminati, e cercheremo di capire perché le orche stanno attaccando le barche a vela al largo della costa meridionale della Spagna. Christian Bernasconi, dal canto suo, sarà alle prese con la costruzione di un rifugio per ricci, che in questo periodo dell'anno si preparano per il letargo. Progetti grandi e piccoli, che ci mostrano tutta la fragilità dei nostri ambienti naturali, ma anche tutta la determinazione di moltissime persone nell'invertire una rotta altrimenti catastrofica.
55 min
Il nostro magnifico Pianeta è un enorme essere vivente in costante movimento e in perenne trasformazione. Ogni tanto sbuffa, talvolta si stiracchia. Piccoli sussulti, se considerati su scala planetaria, ma grandi catastrofi se misurati tenendo conto della minuscola umanità. Oggi il giardino di Albert si muove tra vulcani e terremoti. Eventi naturali che molto spesso causano morte e distruzione e che ci annichiliscono di fronte alla loro potente manifestazione. Andremo sull'Etna e conosceremo il lavoro del grande vulcanologo svizzero Alfred Rittmann, scomparso nel 1980. Fu lui a creare le basi della rete di monitoraggio dei vulcani italiani e della vulcanologia europea. Poi, con il Prof. Paolo Cherubini del WSL, scopriremo come gli anelli di accrescimento degli alberi potrebbero essere in grado di preannunciare le eruzioni vulcaniche. In seguito sposteremo la nostra attenzione sui terremoti. Talvolta associati a fenomeni vulcanici ma non necessariamente sempre legati ad essi. Grazie al legno vedremo come costruire un edificio "elastico" in grado di resistere anche a forti scosse telluriche e infine andremo a conoscere la rete di rilevamento del SED - il servizio sismico svizzero - e il suo straordinario simulatore di terremoti.
56 min
Il volo animale è una delle più complesse meraviglie che l'evoluzione sia mai riuscita a realizzare e affascina l'uomo sin dall'antichità. Studiando il volo di insetti e uccelli e quindi traendo ispirazione dalla natura, i ricercatori sperano di creare una nuova generazione di macchine volanti più efficienti di quelle odierne. Immaginano nuovi modi di volare, come già fece secoli fa Leonardo da Vinci con le sue celebri invenzioni - che però purtroppo non avrebbero mai spiccato il volo. Grazie alle recenti scoperte sui primi insetti volanti e sulla trasformazione dei dinosauri teropodi in uccelli, oggi paleontologi e biologi riscrivono le pagine della storia della vita sulla Terra. Dalle ossa ultraleggere degli pterosauri alle piume anti-turbolenza dei corvidi, la natura ha sviluppato un'ampia serie di soluzioni per un volo più efficiente. Fisici e biomeccanici stanno decodificando l'aerodinamica degli animali volanti. Sulla base di queste nuove ricerche, ingegneri e robotici lavorano per sviluppare i droni e gli aeroplani bio-ispirati di domani. Grazie a loro, il sogno di Leonardo sta così diventando realtà: decifrare l'arte del volo della natura per creare fantastiche macchine volanti.
55 min
I camelidi sono animali intelligenti, arguti ma non solo. Essi sono all' origine di una vera e propria rivoluzione medica. Qualche decennio fa nel loro sistema immunitario sono stati scoperti anticorpi dalle proprietà sorprendenti, in grado di insinuarsi laddove non arrivano, facili da manipolare e produrre. Queste piccole molecole si stanno rivelando molto preziose per la scienza e la microbiologia; che si tratti di combattere le infezioni, nuove terapie antitumorali, o diagnosticare la malattia di Alzheimer. Sono più di quindici milioni di anni che i camelidi possiedono quest'arma segreta, eppure solo ora scopriamo le sue molteplici applicazioni. Tanto che oggi, la maggior parte dei centri di ricerca medica del mondo intero, possiedono mandie di lama o di alpaca. Tutto ciò è il risultato di una scoperta fatta molto casualmente alla Libera Università di Bruxelles.
55 min
È uno degli animali più pericolosi d’Australia. La sua puntura può causare dolori inimmaginabili, perfino la morte. Ma è proprio la sua letalità che gli scienziati vogliono studiare perché nel suo veleno potrebbe nascondersi una medicina del futuro. E cosi una ricercatrice parte all’isola di Fraser per unirsi ad altri scienziati a caccia, per così dire, di ragni nascosti nei cunicoli. Da alcune molecole potrebbero nascere nuove terapie. Ma i ricercatori sperano di trovare anche altri animali velenosi come cimici assassine, scorpioni, vespe e millepiedi. Quindi il veleno non uccide solamente ma può curare anche diverse patologie. Un viaggio alla scoperta delle nuove frontiere della medicina.
53 min
Se ne contano almeno 400 milioni e sono tra gli animali domestici più popolari al mondo. I gatti domestici discendono tutti dai gatti selvatici, una storia che ha avuto inizio migliaia di anni fa nel cuore delle foreste europee, nelle steppe asiatiche e delle savane africane, regioni in cui esistono ancora oggi popolazioni di gatti selvatici. Nonostante le apparenze, i gatti selvatici si differenziano da quelli domestici in particolare per il loro stile di vita: sono solitari, territoriali, vivono nascosti, lontano dagli uomini e imparano molto presto a diventare abili predatori. Il Giardino di Albert ci porta a scoprire come abbiamo fatto a trasformare questi felini in docili gatti d'appartamento.
60 min
Matthieu Dugal scopre il volto del suo doppio digitale. Parla, pensa e risponde alle domande. Come reagiranno i suoi genitori quando si troveranno di fronte alla replica virtuale del proprio figlio? A questo punto il giornalista scientifico si pone la domanda: l'IA prolungherà mai la vita dei mortali? Riporterà in vita i morti? Senza spirito, il doppio di Matthieu esiste veramente?
50 min
L'acqua ricopre il settanta per cento del nostro pianeta. Vista dallo spazio, la Terra sembra un immenso oceano, interrotto qui e là da grandi isole: i continenti. Quest'acqua, fonte di ogni forma di vita, è indissolubilmente legata alla nostra esistenza. Ma oggi l'uomo sembra aver dimenticato questa fondamentale verità. Il suo frenetico stile di vita fa sì che una grande quantità di CO2 venga liberata nell'atmosfera, il che riscalda il clima, e con esso gli oceani. Il livello dei mari cresce ovunque sempre più rapidamente, e le nostre coste sono devastate da inondazioni sempre più intense. In ragione della posizione strategica, le grandi megalopoli si trovano oggi soprattutto sui litorali. Quasi ottocento milioni di abitanti sono quindi direttamente minacciati dall'innalzamento delle acque. È un fenomeno che ormai ci riguarda tutti, ma è particolarmente esacerbato in città come New York, negli Stati Uniti, Rotterdam, in Europa, o Singapore, in Asia. Per salvare le città, gli scienziati sono in fibrillazione. Lavorano giorno e notte per escogitare nuove strategie. Costruiscono opere gigantesche e sviluppano progetti strabilianti. E confrontati con l'incombente pericolo, elaborano soluzioni originali e innovative più in sintonia con la natura. Oggi più che mai, il loro obiettivo è capire e addomesticare gli oceani, per meglio prevederne la violenza e attenuarne l'impatto sulle nostre coste.
60 min
Con ospiti, servizi ed esperimenti…esplosivi, Christian Bernasconi ci porta alla scoperta delle trasformazioni del cibo sulle nostre tavole.
66 min
Man mano che il suo doppio digitale prende forma, il giornalista scientifico Matthieu Dugal si interroga sul posto della tecnologia nella nostra vita. I ricercatori della Moov AI di Montréal sono riusciti a ricreare la sua voce, la sua scrittura e persino le sue idee. Il potere di apprendimento dell'IA e la sua ubiquità sollevano importanti questioni etiche. Chi beneficia dei nostri dati? Chi decide quali scelte farà l'IA? Quali sono le conseguenze per la nostra libertà?
50 min
La storia del rapporto uomo-lupo si perde nei meandri del tempo e anche nelle sfumature delle nostre emozioni. Il lupo non conosce i confini nazionali, le leggi di ogni stato o cantone, il lupo fa il lupo e ricerca nuovi territori e cibo per garantire la sopravvivenza sua, dei suoi cuccioli e del branco. La natura di questo rapporto si fonda di conseguenza nella conoscenza che noi abbiamo di questo animale. È necessario quindi conoscere lui, le sue abitudini e i suoi movimenti. Il viaggio di Christian Bernasconi, in questa seconda puntata dedicata al lupo, si pone l'obiettivo di sviscerare le varie tecniche di monitoraggio e di prevenzione utilizzate nella Svizzera italiana, così come i possibili scenari futuri che, il ritorno di questo animale nelle nostre montagne, potrebbe portare. Insieme a Christian Bernasconi ci sarà ancora l'etologo Federico Tettamanti e la sua grande esperienza in materia. Si prospetta quindi un affascinante viaggio alla scoperta delle sfide quotidiane degli alpigiani e delle autorità, il tutto arricchito dalla seconda parte del documentario Lupo UNO, vincitore del Film Festival di Trento quale miglior documentario.
55 min
È iniziata una nuova corsa allo spazio che sta sconvolgendo gli equilibri geopolitici mondiali. Elon Musk ha già inviato 3.000 satelliti nello spazio, per fornire internet via satellite alle zone più remote del pianeta. Appropriandosi dell'orbita terrestre bassa, sta acquisendo un ruolo geopolitico e attirando la Cina e l'Europa in una corsa all'orbita. I progetti di costellazioni satellitari si moltiplicano. Che tipo di mondo emergerà da questa colonizzazione dell'orbita bassa? Le agenzie spaziali temono la congestione del traffico e l'aumento del rischio di crisi diplomatiche. Servirebbe una moratoria sulle costellazioni di satelliti! Possiamo tornare indietro? Si sta scrivendo un nuovo capitolo della conquista dello spazio, con ripercussioni senza precedenti sulla Terra.
53 min
Con Christian Bernasconi andiamo alla scoperta delle altre intelligenze: vegetali, animali e artificiali. 
65 min
Con l'intelligenza artificiale, la creazione di un essere umano non è più solo una questione di biologia. Il giornalista scientifico Matthieu Dugal incarica la società Moov AI di Montréal di creare un suo duplicato a partire dai suoi dati personali online. Lo sviluppo di questa replica virtuale comporta molte sfide tecnologiche. Come gli esseri umani, le macchine imparano e migliorano. Ma è davvero la stessa cosa?
50 min
Il lupo, quattro semplici lettere; eppure, sin dai tempi della lupa di Romolo e Remo e al "cattivo" di Cappuccetto Rosso, il lupo richiama storie, miti, paure e simboli come pochi altri nel regno animale. Ma lo conosciamo davvero? Questo è il punto di partenza di questa prima puntata della serie in due parti su questo animale: conoscerlo in tutti i suoi aspetti e comportamenti. In questa prima puntata, Christian Bernasconi inizia il suo viaggio alla scoperta del lupo in Val Colla, insieme all'etologo di Studio Alpino Federico Tettamanti. I due si imbarcheranno in un'avventura alla scoperta della biologia del lupo, delle sue tecniche di caccia, del suo ruolo nell'ecosistema svizzero italiano, ma non solo. Ad arricchire questo viaggio, ci sarà la prima parte del documentario "Lupo UNO" dell'Università di Sassari, che ci catapulterà direttamente nelle Alpi venete alla scoperta del lavoro di alcuni ricercatori universitari. Il loro obiettivo? Trovare e catturare lupo UNO, così da mettergli un collare GPS e seguire i suoi movimenti. Un viaggio affascinante, ricco di colpi di scena e momenti emotivamente toccanti.
60 min
Il futuro del nostro mondo è inesorabilmente legato a un elemento di importanza strategica fondamentale per la fabbricazione delle batterie: il cobalto. L'estrazione di questo prezioso metallo, che si trova principalmente nel suolo della Repubblica Democratica del Congo, ha un impatto ambientale e umano di proporzioni gigantesche. Parliamo di lavoro minorile, di inquinamento devastante delle acque e dell'atmosfera, di alterazioni genetiche e di una corruzione diffusa. Il film affronta in modo approfondito le devastanti conseguenze di questa cruda realtà, che si manifesta come una feroce battaglia industriale e geopolitica con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
53 min
Molto prima che internet avvolgesse il mondo nella sua rete di connessioni, il nostro pianeta aveva già sviluppato un complesso sistema di conoscenze che unisce tutte le creature viventi: in pratica, un internet tra gli animali! Gli scienziati stanno ora facendo luce su questa invisibile rete di sapere condiviso, per capire in che modo gli animali migratori interagiscono e si affidano a complessi ecosistemi per muoversi su enormi distanze, assicurandosi al contempo la loro sopravvivenza - e che cosa questo significhi per noi umani in un habitat comune. Il documentario Internet animale illustra progetti di ricerca in tutto il mondo tesi a svelare i segreti che modellano la vita e il comportamento degli animali, indagando su come i loro viaggi possano metterci in guardia da disastri naturali come eruzioni vulcaniche e terremoti, prefigurare cambiamenti ambientali significativi, aiutarci a prevedere la diffusione di pandemie e, in definitiva, farci capire meglio il nostro pianeta e consentirci di dare risposte agli interrogativi globali cruciali del nostro tempo.
55 min
Il calcestruzzo armato è il materiale di costruzione per eccellenza della modernità. Solido, affidabile e “perenne” – almeno così spesso si pensa. Insomma, un “materiale miracoloso”. Eppure, la sua produzione è tutt’altro che innocua per il Pianeta e in quanto alla sua perennità … c’è chi in passato faceva di meglio. Molto meglio. Un manufatto in cemento armato dura decisamente meno di un secolo. Pochino! Sulla Via Appia, il mausoleo di Cecilia Metella - edificato dai Romani duemila anni fa - è ancora in ottima salute. Due millenni! Che cosa possiamo imparare dai popoli antichi? Come possiamo unire tecnologia moderna e materiali primordiali come l’argilla? Christian Bernasconi ci condurrà attraverso i secoli, alla ricerca di soluzioni adattabili ai nostri bisogni del XXI Secolo. E poi ci farà scoprire alcuni materiali per gli interni davvero inconsueti presso l’EMPA - il Laboratorio Federale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali. Con il suo innovation manager Enrico Marchesi, Christian ci svelerà ad esempio come i jeans possano diventare un gradevole pavimento! Vi abbiamo incuriositi? Allora non perdete il Giardino di Albert, sabato 21 settembre alle 17:00 su RSI La1. 
55 min
I cambiamenti climatici sono una realtà e le trasformazioni in atto influenzano numerosi ambienti sulla Terra. I corsi d'acqua e gli ambienti acquatici in generale sono tra i più delicati, in particolare nelle Alpi, perché ospitano e permettono la vita di numerose specie animali e vegetali. Si tratta inoltre di preziosi habitat che garantiscono l'approvvigionamento idrico a all'essere umano e attorno ai quali si articolano molte delle sue attività: agricoltura, turismo, produzione di energia, formazione, eccetera. Per questo motivo la ricerca scientifica, così come la capacità di divulgare l'importanza degli ambienti acquatici alpini, assumono una grande importanza. Prendendo come esempio il fiume Brenno e un ghiacciaio roccioso dell'Alto Ticino, capiremo quali sono le sfide future che incombono sui corsi d'acqua in generale. Oltre ad illustrare il punto di vista di ricercatori, educatori ambientali, agricoltori e persone attive nel turismo, nel corso della puntata capiremo quanto sia importante coinvolgere adulti e bambini per affrontare le sfide del futuro. Le previsioni degli esperti indicano che la disponibilità di acqua potrebbe variare rispetto ad ora con eventi estremi sempre più frequenti e momenti di scarsità d'acqua più intensi. Ecco allora che alcune insospettabili riserve immagazzinate ad alta quota potrebbero rivelarsi molto preziose.
55 min
Le ondate di calore stanno aumentando in frequenza, durata e intensità. Un record di temperatura viene rapidamente superato da un altro. Alla luce di questa tendenza allarmante, gli scienziati si pongono una domanda particolarmente urgente: quanto caldo diventerà in futuro? Le aree urbane sono particolarmente colpite dalle temperature elevate. Secondo gli esperti, Parigi potrebbe raggiungere temperature record di oltre 50°C nei prossimi anni. Ma le ondate di calore sono una sfida enorme anche per le aree rurali. E anche nel Mar Mediterraneo le temperature stanno aumentando a un ritmo insolito. Sebbene il nostro corpo abbia una serie di meccanismi di raffreddamento, questi stanno raggiungendo i loro limiti molto più velocemente di quanto pensassimo possibile. Quindi, come possiamo proteggerci dal caldo estremo se le temperature continuano a salire? Quali strategie possono aiutarci a far fronte a questa nuova realtà del caldo? Come possiamo raffreddare i nostri edifici in maniera sostenibile e senza impatti sul clima? Gli scienziati sono alla ricerca di risposte a queste domande pressanti, perché la corsa contro il termometro è iniziata da tempo. Visitiamo gli "hotspot" dell'Europa occidentale e scopriamo i diversi modi in cui le ondate di calore stanno influenzando le nostre vite. Scienziati ed esperti internazionali introducono possibili strategie di gestione. Christian Bernasconi ci accompagna in questo viaggio - senz'altro torrido - senza eccessivi allarmismi ma con la consueta ponderatezza che contraddistingue il giardino di Albert.
55 min
Dal lancio del primo satellite sovietico Sputnik nel 1957, oltre diecimila satelliti sono stati lanciati nello spazio, in questo territorio senza frontiere. La metà di questi satelliti, appartenenti a ottanta nazioni diverse, è ancora in funzione e interi settori dell’economia terrestre dipendono ormai dall’uso di strumenti spaziali. Internet, Gps, telecomunicazioni, previsioni meteo, sorveglianza: sono tutte applicazioni strategiche del ventunesimo secolo. Un attacco a questi strumenti spaziali produrrebbe una destabilizzazione devastante. Lo spazio sta dunque diventando un nuovo terreno di scontro tra grandi potenze. Radar di terra che controllano i satelliti nemici, laser nello spazio pronti a distruggere un nemico in volo, armi capaci di disintegrare un satellite. Gli stessi eserciti sono totalmente dipendenti dai dispositivi in orbita, rendendo questo territorio già altamente strategico, assolutamente cruciale. Naturalmente ogni paese realizza esperimenti tecnologici per perfezionare i propri mezzi di difesa, perché oggi non si tratta più di sapere se una guerra in orbita può avere luogo ma piuttosto come difendersi e in che modo frenare il disastro. Come diceva Lyndon Johnson: “Essere primi nello spazio vuol dire essere primi in tutto. Governare lo spazio significa governare il mondo”.
53 min
"Progetto Pegasus" ripercorre una grande indagine internazionale coordinata da Forbidden Stories, una rete di giornalisti che lotta per proteggere e pubblicare il lavoro di colleghi e attivisti perseguitati da censura, e intimiditi da politici corrotti o dal mondo criminale. Nel luglio 2021, Forbidden Stories ha rivelato l'esistenza di un sistema di spionaggio israeliano, chiamato Pegasus, venduto in tutto il mondo per sorvegliare e reprimere migliaia di giornalisti, avvocati, attivisti per i diritti umani, e oppositori politici. Il documentario racconta dei mesi precedenti alla pubblicazione dell'inchiesta, facendo così luce su un sistema politico ed economico, supportato dal governo di Israele, che, indirettamente e su scala globale, supporta gli eccessi autoritari degli Stati contro diverse forme di resistenza democratica.
86 min
Il santuario Pelagos è una zona protetta del Mar Mediterraneo. È l'habitat di una fauna eccezionale. Sotto il pelo dell'acqua guizzano capodogli, balene, delfini, globicefali, mante... e molti altri animali. Il 10% delle specie marine conosciute vive nel Mediterraneo. Quest'oggi però, si cerca nelle profondità per conoscere la vita di capodogli e balenottere comuni. Ma come si può seguire questi mammiferi nel buio degli abissi? La squadra del WWF, capitanata da Denis Ody, applica una videocamera sul dorso di una balena, perché essa diventi gli occhi della scienza, finalmente capace di guardare giù in fondo al mare. Véronique e François Sarano, invece, aprono le orecchie, per ascoltare le voci trasportate dall'acqua. Squillanti delfini, globicefali chiacchieroni, capodogli schioccanti: ognuna di queste specie ha sviluppato un proprio linguaggio inconfondibile. Quest'oggi, al giardino di Albert, ascoltiamo la voce del mare! Cosa avrà da dirci?
46 min
È simbolo di gioia, vitalità e spensieratezza. Ed è incredibilmente intelligente! Per il suo comportamento sociale e le capacità di apprendimento, il delfino è spesso paragonato a noi esseri umani. Sarà anche per questo motivo che ricercatori e ricercatrici da tutto il mondo da decenni ne studiano i comportamenti, nella speranza di decifrare una volta per tutte i segreti di quest'animale straordinario. In questa nuova puntata del Giardino di Albert, Christian Bernasconi e Cecilia Broggini ci porteranno all'acquario di Genova, dove da oltre vent'anni vengono condotte attività di ricerca sul tursiope, una fra le specie di delfino più comuni del Mediterraneo. Gli studi, che sono apparsi anche su prestigiose riviste scientifiche internazionali come Nature, offrono preziose opportunità di ricerca in un ambiente controllato e consentono di integrare le conoscenze scientifiche sulla fauna marina raccolte in mare aperto. Accanto ai progetti condotti nelle vasche dell'acquario e dedicati in buona parte al linguaggio e al sonno del delfino, da tempo una squadra di ricercatori guidata dal coordinatore scientifico dell'Acquario di Genova Guido Gnone si occupa infatti anche di monitorare e catalogare i delfini che si muovono lungo la fascia costiera ligure, in un progetto denominato "Delfini Metropolitani". Un lavoro quest'ultimo coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova e finanziato anche dalla fondazione svizzera Virgina Böger Stiftung. Svizzera che, grazie all'Università di Zurigo, è a sua volta particolarmente presente in quest'ambito: in puntata, faremo una capatina anche a Shark Bay, remota baia dell'Australia Occidentale, dove i ricercatori elvetici studiano gli effetti del cambiamento climatico sulla popolazione locale di delfini.
45 min
I cambiamenti climatici generano conseguenze su tutto il territorio. Anche i nostri boschi ne soffrono. Siamo portati a credere che il manto boschivo che ricopre le nostre montagne e le nostre colline sia qualcosa di tenace e immutabile. E invece i periodi siccitosi e le ondate di calore che hanno investito negli ultimi anni la Svizzera italiana lo hanno messo a dura prova. Dapprima molti boschi hanno mostrato anzitempo colorazioni autunnali, poi le foglie sono cadute e le primavere seguenti si sono potuti notare molti rami rinsecchiti e addirittura alberi interi morti. In questa fase di cambiamento estremo è urgente pensare al bosco di domani. Perché da noi i boschi non offrono solo bellezza e svago, ma anche refrigerio, acqua potabile, risorse energetiche e protezione da frane e da valanghe. In questo scenario estremamente mutevole gioca un ruolo importantissimo il Vivaio forestale cantonale. Nato nel 1960 a Lattecaldo, all’imbocco della Valle di Muggio, produce piante forestali di provenienza autoctona, messe poi a dimora definitiva in interventi forestali, rinaturazioni e applicazioni di ingegneria naturalistica. Cecilia Broggini e Christian Bernasconi ci guidano alla sua scoperta in compagnia del capo azienda Giona Mercolli. E non disdegnano di rimboccarsi le maniche per illustrarci i compiti di questa struttura che deve costantemente rinnovarsi e che ora deve anche aiutare i boschi a contrastare i cambiamenti climatici. Parallelamente al Vivaio forestale cantonale i nostri conduttori ci propongono la scoperta della viticoltura del futuro in Piemonte, una delle regioni italiane dove il territorio è stato letteralmente trasformato dall’enorme estensione dei vigneti. Tanto verde, tanta natura in questa puntata, completata dal racconto del progetto di recupero dell’attività agropastorale sui bellissimi monti del Pizzo Leone, una scoscesa cima del locarnese. Mentre a salutarci, questa volta, è il cervo, protagonista di un episodio della serie “un giorno da animale”. 
45 min
Oggi più del 55% della popolazione mondiale vive nelle città. Le aree urbane si stanno espandendo velocemente a discapito del suolo naturale e il cemento e l'asfalto la fanno da padroni. Con i cambiamenti climatici che si manifestano in maniera incisiva proprio nelle città, è sempre più importante poter contare sul verde urbano, spazi di natura e biodiversità che secondo la nostra ospite, l'architetto Felicia Lamanuzzi, non devono solo essere elementi decorativi, ma rappresentare vere e proprie infrastrutture urbane con funzioni che spaziano dalla mitigazione degli effetti del clima all'incentivazione dell'interazione sociale fra le persone. La nostra ospite illustrerà un progetto di nuovo approccio al verde urbano: "Vivai diffusi". Una modalità per inserire gradualmente aree verdi nel tessuto urbano che sta fiorendo in alcune località della Svizzera italiana. Un altro modo, molto più energico, di portare il verde in città è quello di letteralmente spaccare il cemento e l'asfalto per liberare superfici in favore di natura e biodiversità, ma anche per migliorare la regolazione termica dell'ambiente cittadino e per gestire in maniera oculata il deflusso delle acque. Tutto ciò è illustrato nel servizio dedicato alle due "spacca-asfalto" che operano nella regione di Zurigo, ma non solo: Bettina Walch e Isabella Sedivy. Gli altri contributi filmati della puntata illustreranno due animali dalle abitudini diametralmente opposte. Infatti, non usciremo dall'ambito urbano, vivendo una giornata in compagnia del riccio, frequentatore di orti e giardini. Mentre voleremo in alto, molto in alto, in compagnia di uno degli uccelli più maestosi delle nostre Alpi: il gipeto. Scopriremo quest'avvoltoio seguendo l'ornitologo David Jenni che fu uno degli artefici della sua reintroduzione sulle Alpi. Da ultimo, la puntata comprenderà anche uno sguardo ai nostri migliori amici: i cani, che ci aiutano in innumerevoli ambiti della nostra vita, grazie alle potenzialità incredibili del loro olfatto. Buona visione.
45 min
Nel mondo ci sono tre miliardi di utenti di smartphone, che trascorrono sempre più tempo chini sull'apparecchietto: una media di 3 ore e 45 minuti al giorno trascorsi su applicazioni come WhatsApp, TikTok, Instagram, Facebook, LinkedIn o Tinder. Ma perché le consultiamo in modo così compulsivo? Perché è così difficile resistere alle continue notifiche di WhatsApp? Qual è il vero ruolo del "Mi piace" su Facebook? Quali sono i rischi per la salute mentale associati a Instagram, in particolare per i giovani adulti? E quale impatto ha questo crescente utilizzo sullo sviluppo del nostro cervello? In laboratori di mezzo mondo, ricercatori specializzati in neuroscienze e psicologia stanno conducendo studi e esperimenti per comprendere l'influenza delle reti sociali sul nostro comportamento. Una cosa è chiara: dietro l'uso compulsivo delle reti sociali si nasconde una molecola che è diventata una star del mondo tecnologico - la dopamina, un ormai celebre neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nell'apprendimento di nuovi comportamenti, ma anche nelle dipendenze. Una molecola essenziale che agisce all'interno del sistema di ricompensa del cervello, ma che ora viene messa in cortocircuito dai like, dai cuoricini e, in genere, dalle notifiche di tutte le nostre app. Volete saperne di più? Il giardino di Albert vi propone un documentario scientifico divertente e un po' pop che esamina con umorismo il modo in cui usiamo e ci comportiamo con le app. Benvenuti nel mondo della dopamina: per capire come i cosiddetti social sono progettati per creare dipendenza.
45 min
Cervi, caprioli e cinghiali compaiono improvvisamente sulla strada, rospi vagano sull'asfalto e finiscono schiacciati dalle auto, insetti si spiaccicano sui parabrezza. Molte specie animali attraversano le nostre strade lungo le loro rotte migratorie, causando spesso collisioni mortali per loro, ma a volte anche per conducenti e passeggeri: nella sola Germania, migliaia di persone rimangono ferite ogni anno, e fino a venti automobilisti perdono la vita a causa di incidenti con animali selvatici. In Svizzera ogni anno più di 100 persone rimangono ferite in incidenti che coinvolgono la fauna selvatica e sono decine i milioni di franchi di danno provocati da questi incidenti. La nostra rete stradale, in continua espansione, minaccia la sopravvivenza della fauna selvatica. Perché le vie di comunicazione non solo uccidono, ma tagliano e isolano gli habitat degli animali - e questo isolamento può causare un impoverimento genetico. Esistono soluzioni a questi problemi? Pianificatori stradali e ambientalisti cercano in tutti i modi di ridurre al minimo le vittime (animali e umane) e si sforzano di riconnettere gli habitat disgiunti, creando "cavalcavia verdi" e tunnel per rospi, ma anche ponti speciali per pipistrelli, passerelle per lontre, e radar per ungulati. Per la prima volta, questo documentario naturalistico mostra i successi e i fallimenti di varie misure ideate per garantire che gli animali selvatici possano attraversare le strade in sicurezza. Videotrappole e mesi di paziente osservazione rivelano sorprendenti immagini del comportamento degli animali selvatici sui nastri d'asfalto. Divertente ed emozionante, questa puntata del giardino di Albert illustra un problema nascosto e spesso negletto del nostro ambiente.
45 min
Fausto Casi è un collezionista, ex professore di elettrotecnica, che ha abbandonato l'insegnamento negli anni '70 per dedicarsi alla sua passione: le radio d'epoca. Luca Cableri è un appassionato di scienza, che dopo aver lavorato nel mondo delle aste, ha realizzato il suo sogno: creare una galleria di moderne mirabilia - una Wunderkammer - da proporre a collezionisti o facoltosi acquirenti. Trinity è lo scheletro di un Tyrannosaurus Rex che è andato all'asta, per la prima volta al mondo, a Zurigo nell'aprile del 2023. Sono tre storie che vi racconteremo nella nuova puntata del giardino di Albert, una puntata dedicata alla divulgazione scientifica, al ruolo dei musei e al collezionismo. Insieme a Cecilia Broggini e Christian Bernasconi, vi porteremo tra i corridoi del Museo di Storia Naturale di Milano, dove, lo scorso dicembre, è stata inaugurata "La sala dell'uomo", la nuova esposizione permanente che è stata concepita come un ambiente immersivo in cui cogliere gli elementi dell'evoluzione dell'uomo a partire da circa sei milioni di anni fa. Un'occasione, per noi, per capire come i musei siano chiamati a stare al passo con i tempi, con la ricerca e con nuovi pubblici.
46 min
L'Isola di Pasqua, al largo della costa del Cile, è una delle più isolate della Terra - eppure i suoi abitanti, i Rapa Nui, hanno lasciato un patrimonio eccezionale: abitazioni, altari cerimoniali, e soprattutto quasi 900 moai, le celeberrime statue giganti alte fino a cinque metri e sparse in tutta l'isola. Costruite presumibilmente tra il XIII e il XVII secolo, sono state scolpite in blocchi di tufo, una roccia tenera e friabile estratta dal vulcano Rano Raraku. Venivano poi posizionate sopra un ahu, una piattaforma fatta di basalto che fungeva da altare. Come hanno fatto i Rapa Nui a scolpire il basalto, una roccia vulcanica dura, con i limitati strumenti di cui disponevano all'epoca? E come hanno fatto a tagliare, modellare e trasportare i loro giganti di pietra che pesavano diverse tonnellate? Le risposte in questo affascinante documentario del giardino di Albert, che presenta anche altri aspetti della sorprendente società Rapa Nui, come le tecniche escogitate per coltivare i campi raccogliendo l'acqua con la roccia, le loro abitazioni più prestigiose, e addirittura un sito idraulico scoperto solo di recente e il cui significato rimane sconosciuto. Un avvincente viaggio nel mondo dei Rapa Nui, per scoprire il genio di questi antichi costruttori del Pacifico.
46 min
Nelle remote montagne del Giura, il documentario del giardino di Albert va - letteralmente - a seguire le tracce della lince, l'unico grande felino d'Europa. Insieme a Lorane, una giovane studiosa che si dedica alla protezione di questa specie a rischio d'estinzione, il filmato si interroga su come gli animali e l'uomo possano condividere il loro spazio vitale. Minacciata dal bracconaggio e dalle infrastrutture create dall'uomo (come per esempio le strade) la lince ha visto la sua popolazione e il suo habitat ridursi drasticamente. Uno dei principali successi dell'ONG di Lorane è la creazione di un rifugio dove raccogliere gli orfani rimasti soli quando la madre è stata uccisa accidentalmente o intenzionalmente. Ouhna è l'ultimo cucciolo di lince approdato al centro, e gli studiosi stanno cercando di affidarla alle cure della lince Viry, una sorta di "madre surrogata" per linci orfane, prima di rimettere Ouhna in libertà nel suo ambiente naturale Gli studi di etologia di Lorane e la passione che la spinge a salvare, se possibile, ogni lince presente sulle montagne del Giura, dipingono il ritratto di una donna affascinante interamente devota alla missione che si è scelta.
45 min
La luce: come sarebbe il mondo che ci circonda se non ci fosse la luce? Probabilmente nulla esisterebbe, nemmeno la vita stessa per come la conosciamo. Eppure, spesso e volentieri, la diamo per scontata; fino al momento in cui essa non c'è più. Quanto volte ci è capitato di andare a sbattere contro un mobile in casa o di infastidirci quando le strade sono poco o male illuminate? Ma cosa è la luce? Cosa sono i colori? E che utilizzi ne possiamo fare? Queste sono solo alcune domande a cui si darà una risposta in questa puntata del giardino di Albert. Lungo un viaggio alla scoperta di questa "amica" misteriosa che è luce, andremo alla scoperta anche di come l'uomo ha iniziato a maneggiare la luce. Come? Con i colori! Sin dalla preistoria, l'uomo ha cercato di immortalare il mondo che lo circonda; prima soffiando sabbie colorate sulle pareti e poi con le tecniche pittoriche più disparate. Eppure, prima di poter iniziare a porre su carta la nostra immaginazione, è necessario avere gli strumenti; e questi sono i pigmenti, in particolare quelli tratti dalla natura. Insieme alla Fondazione Alpina per le scienze della vita di Olivone andremo alla scoperta dell'affascinante mondo dell'estrazione di pigmenti. La luce, la nostra immaginazione e anche il nostro benessere psicofisico sono strettamente correlati in un concetto proprio della mente umana: la bellezza. Poche cose richiamano quell'emozione di estasi di fronte alla bellezza quanto quei paesaggi incredibili che la natura e il territorio ci offrono. In compagnia di Leonardo Azzalini andremo alla scoperta della scienza dietro alla protezione della bellezza delle nostre valli, della loro biodiversità e di come queste potrebbero evolvere in seguito al cambiamento climatico. La filosofia ci insegna che per trovare la conoscenza basta seguire la luce fuori dalla caverna. In questa puntata seguiremo anche noi la luce.
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Ci sono questioni che ci accompagnano per una vita intera: perché siamo vivi? O meglio, cosa è la vita? Perché noi esseri umani siamo vivi, ma una roccia non lo è, nonostante siamo fatti entrambi di atomi? Queste forse sono tra le domande più affascinanti dell'esistenza umana. La risposta a queste potrebbe venire da una disciplina scientifica a molti quasi sconosciuta, o perlomeno, che richiama ricordi lontani dei banchi di scuola: la fisica; o meglio, la fisica della vita. E risponderemo a queste domande grazie al Professore proprio di Fisica della Vita del Politecnico di Zurigo, Thomas Michaels. Prima però di poterci imbarcare nel viaggio della scoperta della vita, scopriamo i mattoncini che formano l'universo intero e ciò di cui siamo fatti: la materia; e della teoria che se ne occupa: la fisica quantistica. A scuola ci è stato insegnato che la materia è composta da atomi; dagli elementi della tavola periodica: un elemento, un atomo, composto da protoni e neutroni. La fisica quantistica, però, prevede l'esistenza di particelle ancora più piccole di queste ultime: i quarks, gli elettroni e i neutrini. Nomi e particelle che ci svelano l'esistenza di un mondo affascinante quanto misterioso, dove le leggi della fisica traballano: il mondo quantistico. Quando si entra nel mondo quantistico, inizia a vacillare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Misteri incredibili, che causano ben più di un grattacapo anche alla mente più brillanti del nostro tempo. Tra questi misteri, c'è la gemella a lungo scomparsa della materia: l'antimateria. Le principali teorie della fisica moderna prevedono la presenza dell'antimateria in misura uguale alla materia, ma così non è: l'antimateria non la vediamo, non esistono antisoli o anti-pianeti. Allora, dove è finita tutta l'antimateria? I misteri non terminano qui, perché la materia compone certamene l'universo, ma non è l'unica cosa presente. I calcoli e le osservazioni dello spazio profondo mostrano che, là fuori tra le stelle, c'è dell'altro, qualcosa di cui non si ha la minima idea di cosa possa essere. Materia oscura, la chiamano. Ma cosa è, e perché sappiamo esistere senza però averla mai vista? Misteri su misteri, in questa puntata del Giardino di Albert ce ne sarà per tutti. E non solo, perché ne manca ancora uno, forse il più importante: cosa è la vita? Il giardino di Albert vuole scoprire anche questo.
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A cento anni dalla sua morte, Gustave Eiffel rimane ancora oggi un simbolo intramontabile del genio architettonico francese. Nel corso della sua lunga carriera, questo visionario ingegnere ha realizzato più di cinquecento costruzioni in tutto il mondo. Ora, un secolo dopo la sua scomparsa, è il momento di riscoprire la vita e il lavoro di questo innovatore, di immergersi nel cuore delle sue opere meno conosciute, e di rivelare l'impatto globale che Eiffel avuto sull'architettura mondiale. Edificò la grande stazione ferroviaria di Nyugati a Budapest, un edificio maestoso in cui pietra e acciaio si uniscono per creare una nuova estetica. A Porto realizzò il magnifico ponte Maria Pia, il primo in ferro ad arco unico di 160 metri di campata, precursore dell'incredibile viadotto Garabit. A New York fu Eiffel a ideare l'ossatura necessaria per supportare la Statua della Libertà, un monumento leggendario che da più di 130 anni sfida i venti della rada di New York. E naturalmente a Parigi supervisionò la costruzione della celeberrima torre che porta il suo nome, da allora diventata una delle costruzioni più visitate al mondo. Con interviste a esperti, modelli tridimensionali, e riprese aeree mozzafiato, il Giardino di Albert vi invita a scoprire come Eiffel ha diffuso le sue conoscenze e competenze in tutto il pianeta, per rivivere insieme questo affascinante periodo storico e conoscere uno dei massimi geni del XIX secolo.
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In questa puntata del giardino di Albert, i nostri Christian e Cecilia esploreranno un senso per certi versi ancora avvolto da alcuni misteri: l'olfatto. Grazie ad esso possiamo sentire gli aromi dei cibi, godere dei profumi, difenderci da una sostanza pericolosa o smascherare un ambiente insalubre. È il senso più strettamente e direttamente connesso con il nostro cervello e per questo motivo un determinato odore può letteralmente scatenare in noi una cascata di emozioni. L'olfatto però è stato per molto ... troppo tempo "dimenticato" da noi occidentali. Imbarazzati dal nostro stesso odore corporeo, ci siamo inventati mille modi per coprirlo, mascherarlo, eliminarlo. Ma facendo così abbiamo anche impedito una comunicazione interpersonale importante, che giocoforza passa anche dagli odori. Abbiamo voluto, in un certo senso, occultare - o forse dimenticare - la nostra "animalità". Oggi nuovi studi ci mostrano però l'importanza di questo senso, il quale necessita di ben quattrocento geni per funzionare - la vista ne ha bisogno di soli quattro! Chi ha perso l'olfatto a causa del Covid di sicuro si sarà accorto della tristezza di un mondo senza odori. Ospiti dell'Ideatorio di Cadro, i nostri conduttori si cimenteranno con un alambicco per produrre un olio essenziale in compagnia di Giovanni Pellegri, si destreggeranno tra provette di odori, puzze e profumi e accoglieranno la loro interlocutrice Anna Bogani, psichiatra e psicoterapeuta presso la Clinica psichiatrica cantonale a Mendrisio.
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Come sarà l'essere umano in un futuro lontano? In questo documentario esperti di tutto il mondo offrono le loro previsioni su come ci trasformeremo, attingendo all'abbondanza di dati genetici umani, alle immagini prodotte da nuove potenti tecnologie e all'osservazione ravvicinata dei nostri stili di vita in evoluzione. Lo spettatore capirà meglio l'essere umano attraverso l'esame di alcuni degli animali più affascinanti, come la giraffa, l'emu e il lemure, e potrà gettare lo sguardo all'interno di laboratori e strutture di ricerca che effettuano ricerche genetiche all'avanguardia. Alla fine, scoprirà che l'aspetto del "nuovo umano" potrebbe presto essere interamente nelle mani degli scienziati di oggi.
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La chimica di sintesi è ovunque attorno a noi. Sostanze dalle proprietà strabilianti, che hanno aiutato la nostra società a progredire verso la modernità. Ma con un inconveniente: alcune di queste sono in grado di accumularsi in natura e nel nostro organismo, con rischi non indifferenti per la nostra salute. A far parlare di sé, negli ultimi tempi, è una categoria di sostanze chiamate "per- e polifluoroalchiliche": i PFAS, anche conosciuti come "inquinanti eterni", per la loro difficile degradabilità. Grazie alle loro proprietà idro- e liporepellenti e alla loro stabilità termica e chimica, per decenni sono stati utilizzati in molti prodotti per la casa nonché nell'artigianato e nell'industria: dalle le schiume antincendio ai tessuti, passando per vernici, rivestimenti di pentole antiaderenti, imballaggi alimentari e sciolina. Oggi, grazie a campagne nazionali di rilevamento e di biomonitoraggio, sappiamo che queste sostanze si accumulano un po' ovunque, come nel nostro corpo, nel suolo e nelle acque sotterranee. Un grattacapo non di poco conto per le autorità, che si stanno muovendo per vietare il loro utilizzo e per abbassare i limiti consentiti, che, nel caso specifico delle acque potabili, si attestano in Svizzera a 0,3 microgrammi al litro, al di sopra del valore limite di 0,1 microgrammi al litro presente nel resto dell'Europa, a cui anche il nostro Paese dovrebbe adeguarsi entro il 2026. In questa puntata del giardino di Albert, non solo proveremo a comprendere com'è potuta avvenire una diffusione tanto capillare di PFAS sul territorio e in che misura questi sono presenti nel nostro corpo, ma ci avvicineremo ai luoghi della ricerca accademica e industriale, dove attualmente si cercano dei validi sostituti alle sostanze incriminate. Fra questi, c'è il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI di Viganello, dove dal Laboratorio di ingegneria dei materiali polimerici arrivano risultati incoraggianti che ci verranno presentati dal Professor Andrea Castrovinci e dalla sua squadra; ma entreremo anche nel mondo dello sci agonistico, dove da questa stagione le scioline contenenti PFAS sono state bandite, per capire quali alternative stanno emergendo. Riusciremo a vivere in un mondo senza PFAS? Il giardino di Albert lo vuole scoprire.
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Che fine hanno fatto tutti quegli insetti, che fino a 30 anni fa costringevano a fermarsi a pulire il parabrezza durante i lunghi viaggi? Lo scienziato Jonathan Lundgren afferma che sono colpiti da un'estinzione di massa mai vista sul pianeta, "peggio della scomparsa dei dinosauri". Lo confermano gli studi: a partire dal 1990 è scomparso il 75% degli insetti. Con conseguenze a cascata per gli ecosistemi: meno cibo per pesci, uccelli e altri animali. Ed è nel 1990 che sono stati creati, in Giappone, i neonicotinoidi. Il suo inventore, il chimico Shinzo Kagabu, ne spiega il funzionamento. Con questo tipo di antiparassitario, le piante diventano veri e propri insetticidi. Il principio attivo chimico entra nella struttura della pianta...ed è inutile lavare frutta e verdura per tentare di eliminarlo. Eppure ci sono contadini che evitano di utilizzare questo tipo di prodotti, senza conseguenze sulla propria produzione. Sul tema della convivenza fra esseri umani e insetti, vi invitiamo al giardino di Albert. Buona visione!
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La terra sotto i nostri piedi, che calpestiamo ogni giorno, che con fastidio leviamo dalle suole prima di entrare in casa, è la base per la produzione di cibo, l'habitat di noi umani, fauna e flora. Questa stessa terra gestisce le risorse idriche e protegge le falde acquifere, ma non solo: è anche di fondamentale importanza per la protezione del clima. Ma come nasce il suolo? Di cosa è fatto, e perché è una risorsa minacciata? In questo documentario incontriamo e seguiamo uno dei suoi abitanti più importanti e nobili, soprannominato "l'ingegnere dell'ecosistema": l'umile lombrico. Accompagniamo il lombrico in Scozia, dove un progetto governativo è dedicato alla rinaturalizzazione delle brughiere: un passo importante nella lotta al cambiamento climatico, poiché le brughiere sono ecosistemi terrestri che immagazzinano grandi quantità di carbonio. Seguiamo lombrico a Lipsia, dove un'équipe di ricercatori sta studiando l'impatto del cambiamento climatico e dell'uso della terra sulla salute del suolo. E ritroviamo l'amico lombrico nei monti della Kaunertal, in Austria, dove semi appositamente sviluppati con microbatteri aiutano a combattere l'erosione del terreno. Tutti questi progetti mirano a capire meglio il suolo per proteggerlo e conservarlo il più a lungo possibile - perché per sviluppare un metro di humus organico occorrono migliaia di anni, e l'infaticabile lavoro del lombrico: il suolo è una risorsa non rinnovabile, oggi in pericolo.
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Londra: nel corso di scavi, archeologi scoprono nella metropoli britannica una inspiegabile serie di fosse comuni risalenti a diversi secoli fa. Analizzato attentamente il misterioso ritrovamento, giungono alla conclusione che è molto probabile che una gigantesca eruzione vulcanica avvenuta nel tredicesimo secolo abbia causato la morte di migliaia di persone. Ma quale vulcano? Dove si trova, o si trovava? Un'équipe internazionale di ricercatori si mette al lavoro per svelare il mistero. Utilizzando gli indizi forniti da prelievi di ghiaccio provenienti dall'Artide e dall'Antartide, le loro indagini li conducono infine a una piccola isola indonesiana situata lungo il cosiddetto Anello di Fuoco del Pacifico. Esplorando la geologia locale, indagando su antichi documenti, effettuando test forensi e salendo a piedi fino alla vetta di un sistema vulcanico ancora attivo, gli scienziati identificano finalmente il vulcano colpevole... e decodificano una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia umana. Una scoperta che solleva un inquietante interrogativo: potrebbe succedere di nuovo, e che impatto avrebbe un'altra eruzione di questa portata sul nostro mondo moderno?
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Abbiamo visto tutti – se non dal vivo, almeno in foto o alla tivù – quelle affascinanti e misteriose luci rosso-verdastre che a volte compaiono nelle notti dell’estremo nord (ma lo scorso novembre sono apparse anche in Svizzera!), quasi fossero fuochi sospesi in cielo, e che conosciamo col nome di ”aurore boreali”. Da secoli incantano l’uomo, e popolano saghe, miti e storie delle genti che vivono non lontano dai poli. Le aurore boreali (e le loro sorelle del sud, le aurore australi) nascono dall’interazione di particelle di origine solare con la ionosfera terrestre. E – come scopriamo in questo documentario, tra l’altro ricco di straordinarie immagini – non sono solo un meraviglioso ma innocuo spettacolo: figlie delle tempeste solari e del vento solare, le aurore polari segnalano perturbazioni e sconvolgimenti del cosiddetto ”tempo meteorologico spaziale”, che possono influire pesantemente sulla nostra vita quotidiana, e portare alla paralisi di molte attività umane. In che modo? Ed è possibile pronosticarne l’arrivo e la portata, come facciamo oggi con le quotidiane previsioni del tempo? La risposta nell’odierno avvincente documentario del giardino di Albert.
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Una puntata interamente dedicata al tema dell'energia, da un recente esperimento del CERN di Ginevra, fino al nostro passato remoto fra i resti delle antiche carbonaie ticinesi
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Parliamo di temperature sempre più alte e come affrontarle e sfruttarle a nostro vantaggio
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2022, l’anno più caldo e asciutto mai registrato dal 1864 in Ticino
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Scopriamo la storia e il destino paesaggistico e naturalistico della Valle della Motta
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Dai tempi della sua riscoperta durante il Rinascimento, la civiltà etrusca ha incuriosito storici, artisti, ma anche il vasto pubblico
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Sostenibilità e buona qualità di vita grazie agli spazi verdi urbani e alle piste ciclabili
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Un viaggio alla scoperta della robotica e del suo futuro rapporto con l’uomo
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Da dove arriva l'acqua che beviamo e in che modo è in grado di spingersi su lunghe distanze per raggiungere le nostre case?
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È uno degli ultimi musei di storia naturale edificato in Svizzera, seguendo moderni principi museografici. È il Museo della Natura di San Gallo, inaugurato nel 2016
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È scientificamente provato che la musica ha un potere straordinario e benefico per tutti gli esseri viventi
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Il cibo del passato e del futuro, una puntata tutta da gustare...
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Un'équipe di scienziati di tutto il mondo si mette alla ricerca di informazioni su un uomo venuto dal passato: l'Uomo di Denisova, un antenato tanto vicino a noi quanto l'uomo di Neanderthal
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Uno dei settori investito dalla trasformazione forzata in atto per combattere i cambiamenti climatici è quello della mobilità, dove oramai la via è tracciata: l'elettrificazione di tutti i motori per abbattere la produzione di CO2.
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Non ha radici, né semi, né fiori, eppure il muschio - o meglio i muschi, poiché ne esistono ben 25'000 specie diverse - possiede enormi capacità di sopravvivenza. Una caratteristica che può essere utile anche al genere umano.
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Sotto i nostri piedi esistono reperti straordinari e preziosi capaci di rivelarci l'origine della formazione delle Alpi e non solo...
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Nuova tecnologia degli ioni di litio: opportunità e sfide della transizione energetica e della mobilità elettrica più sostenibile
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Una puntata dedicata interamente ai salmonidi e al cambiamento climatico che minaccia il fragile ecosistema dei loro habitat
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Gli esplosivi possono fare molto di più che demolire e distruggere…
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Addentriamoci nell’appassionato mondo dell’ornitologia per guardare un po’ più da vicino gli uccelli del Lago Maggiore
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Varie equipes di scienziati sono alle prese con l'emergenza dell'innalzamento dei livelli dei mari e le gravi conseguenze per l'intero pianeta
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Esploriamo insieme come funzionano le nostre emozioni e in che modo si possono influenzare
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L'uomo è capace di realizzare abitazioni sempre più sofisticate e rivoluzionarie per sentirsi al sicuro, comodo e... a casa
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Scopriamo come l'oro ha plasmato la società in cui viviamo
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La nuova puntata del giardino di Albert ci parla di come la tecnologia sportiva e neuroscienza cognitiva siano ormai al servizio degli sportivi che puntano sempre più in alto.
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Il fiume Ticino è lo scenario dove oggi Cecilia Broggini e Christian Bernasconi si immergono per allenarsi a leggere e interpretare gli avvenimenti che durante il susseguirsi delle ere geologiche
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I ricercatori e scienziati sono alla ricerca dell'elisir di giovinezza o perlomeno di una ricetta anti-età, per permetterci di affrontare con vigore la vecchiaia
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Che cosa accomuna un pesce, un uccello, una talpa e una formica? Sono architetti bestiali! Veri e propri urbanisti capaci di edificare intere città
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Scienziati in missione alla ricerca del veleno delle creature più letali del mondo, per la medicina del futuro.
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Lo sappiamo: per il Pianeta Terra, gli animali, il clima e gli umani è allarme rosso, ma come mai non agiamo concretamente?
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Coprire di vegetazione i tetti delle abitazioni risale a più di 3000 anni fa. Una tecnica che si sta espandendo in tutto il mondo.
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Scopriamo come e perché, nel corso dei secoli, il nostro rapporto con l'igiene è mutato, iniziando da duemila anni fa.
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Per far fronte alla crescente e costante domanda di energia, dobbiamo guardare altrove, a risorse energetiche rinnovabili e non inquinanti: il vento, l'acqua, il sole.
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Lo sfruttamento minerario dagli asteroidi sta per diventare una realtà?
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LA 1, domenica 18 settembre, ore 18:05
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LA 1, domenica 11 settembre, ore 18:05 - disponibile fino al 31.08.2026
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LA 1, domenica 4 settembre, ore 18:05 - disponibile fino al 31.08.2026
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LA 1, domenica 10 luglio, ore 18:05
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LA 1, domenica 03 luglio, ore 18:05
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LA 1, domenica 26 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 19 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 12 giugno, ore 18:05 - disponibile fino al 31.5.2026
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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LA 1, domenica 05 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 29 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 31.03.2025
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di Davide Conconi e Elia Regazzi
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LA 1, domenica 22 maggio, ore 18:05
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LA 1, domenica 15 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 28.02.2026
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LA 1, domenica 01 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 31.01.2026
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LA 1, domenica 24 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 30.04.2025
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LA 1, domenica 17 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 31.12.2025
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LA 1, domenica 10 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 14.01.2026
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di Matteo Martelli
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LA 1, domenica 27 marzo, disponibile fino al 30.04.2025
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di Nadia Ticozzi
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di Nadia Ticozzi
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di Nadia Ticozzi
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di Matteo Martelli
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