Musica per il palato
Gioachino Rossini è compositore tra i più celebri e amati di tutti i tempi, portatore di un consenso trasversale che ormai non sorprende più nessuno. Assai meno noto, però, è il profondo rapporto che il grande compositore coltivò con l’ambito culinario: una passione importante almeno quanto quella per la musica, e non a caso il nome di Rossini si è indissolubilmente legato anche alla storia dell’enogastronomia. Non fu solo goloso (di tartufi, olive, foie gras, burro, uova, stufati, zamponi e rognoni), ma anche pronto agli abbinamenti più bizzarri; incline alle pietanze assai caloriche ma anche raffinato nella scelta e degustazione dei vini. E non da ultimo fu insaziabile, Rossini, fino al punto di poter ingurgitare dodici bistecche una dopo l’altra. Rossini compositore, Rossini gastronomo: Musica per il palato è una webserie di sette episodi che pone l’accento su entrambe le facoltà del grande autore pesarese, associando in ogni episodio una ricetta e un’opera: La Torta Guglielmo Tell all’omonimo melodramma, i Tournedos alla Petite messe solennelle, il Barbiere di Siviglia all’omelette dallo stesso nome, e così via. In questa imprevedibile fiction – in cui si fondono animazioni, materiali d’archivio e futuristiche immagini di cucina – i temi musicali e gastronomici emergono quasi per caso, come incidenti nell’arduo percorso giornalistico che la giovane videoblogger Gaia de Bernardis deve affrontare su incarico di un portale di tendenza: intervistare Rossini. Una missione impossibile – per motivi cronologici (Rossini è vissuto 150 anni prima di internet), ma anche di contenuto (Gaia non conosce né l’opera né le arti classiche) – che tra incomprensioni, gaffe e incontri inaspettati riesce a porre in comunicazione mondi lontanissimi.