Paradiso, canto XXXIII
Guido Calgari legge e commenta il XXXIII canto del Paradiso. Il viaggio oltremondano di Dante raggiunge la sua meta. Nella visione di Dio e nell'assunzione finale del poeta all'armonia celeste trovano compimento tutte le tensioni umane, morali, storiche e religiose che hanno ispirato il poema. Il canto è diviso in due parti: la preghiera di S. Bernardo alla Vergine e la sua intercessione per Dante presso Dio; e la progressiva conquista da parte di Dante della diretta visione di Dio, fino alla folgorazione finale. L'orazione di S. Bernardo alla Vergine costituisce l'ultima testimonianza del culto mariano di Dante. Si tratta del momento finale dell'esperienza poetica di Dante prima della sublime visione di Dio: sottolinea dunque la funzione della Madonna quale supremo, necessario tramite fra l'uomo e Dio. La seconda parte del canto, conclusiva dell'opera, propone al poeta l'impresa più impegnativa: descrivere la visione di Dio.