Domenica in scena

Il purgatorio dei viventi

di e con Silvio Perrella

  • Ieri, 17:35
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Domenica 27 ottobre e Domenica 3 novembre 2024 ore 7:35

Di e con Silvio Perrella
Presa del suono, sonorizzazione ed editing: Yuri Ruspini
Produzione: Francesca Giorzi

Riascolta qui Il purgatorio dei viventi

  • Il purgatorio dei viventi 1.a parte

    Domenica in scena 27.10.2024, 17:35

Il purgatorio dei viventi è zampillato da me come un qualcosa di necessario, che evidentemente covavo da tempo senza essermene accorto. Adesso che esiste come opera vocale; adesso che gli ascoltatori possono farne esperienza ascoltandolo alla radio mi accorgo che si tratta di un poemetto che insegue la possibilità di stare al mondo con decenza.
Per farlo a noi umani non resta che accettare la nostra dimensione temporale, il nostro essere di passaggio, la necessità di una contrattazione in continuo movimento dei gesti civili e sentimentali.
Il purgatorio è un regno immaginativo nato relativamente da poco. Ha infatti preso la sua prima forma nel Medioevo e a differenza sia dell’inferno sia del paradiso è il regno del tempo.
Potremmo dire che la forma che meglio si adatta alla sua dimensione sia la città, la forma dell’abitare che è stata inventata per accogliere comunità di umani in dialogo tra di loro.
Allo stesso tempo il purgatorio ama confrontarsi con luoghi mutevoli e metamorfici come il mare, dove ogni cosa non è mai la stessa e ogni attimo è anche un’altro, in un rotolìo infinito di onde.
Ogni cosa nel purgatorio è in relazione con un’altra; e ogni cosa sa di essere misurata dai confini della prossimità.
E’ per questo che nel mio poemetto si tesse l’elogio del grigio, un colore che sembrerebbe minore rispetto a cromie più squillanti e perentorie, ma che invece ha nel suo grembo tutta la gamma degli altri colori, perché è per l’appunto una cromia relazionale, l’emblema di chi sa e vuole stringere la mano altrui.

Buon ascolto!

Silvio Perrella

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