Quale entusiasmo o sottile piacere, quale moto di coraggio o reverenziale timore, insomma quante increspature dell’animo può scatenare l’avvicinamento ad una musica non comune come le Variazioni Goldberg.
L’aura del capolavoro di J.S. Bach e delle imponenti interpretazioni che nel tempo si sono succedute si protende sul presente e su tutti coloro che si avvicinano a questa pagina nitida e allo stesso tempo misteriosa.
Neanche Elisabetta Guglielmin, sensibile e fine clavicembalista, è stata in grado di resistere al fascino delle Variazioni e ci racconta della sua personale interpretazione, testimoniata da un recente e bel lavoro discografico pubblicato da OnClassical.