Con Una consunzione infinita, lo studioso di italianistica e critico letterario Matteo Moca esplora il mondo di Fleur Jaeggy, scrittrice svizzera trapiantata da decenni a Milano. L’ottantaquattrenne è una penna dalla produzione rara, soltanto una manciata di romanzi, ma caratterizzata da una forte complessità autoriale. Moca rintraccia nella sua opera i maggiori riferimenti letterari e gli scampoli di autobiografia. Il volume è pubblicato per Italo Svevo editore.
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