È da poco nelle nostre sale “The Substance”, il nuovo film della regista francese Coralie Fargeat, sulla ricerca spasmodica della bellezza, che si trasforma in orrore dei corpi e autodistruzione. Presentato in Concorso a Cannes quest’anno, The Substance aveva vinto il premio per la migliore sceneggiatura, dividendo immediatamente il pubblico tra favorevoli e contrari. Il genere nel quale si iscrive il film è il body horror, che inevitabilmente guarda ai film di David Cronenberg, per virare però verso l’horror anti-età, evocando tanti temi affrontati del femminismo: la richiesta sociale di corpi giovani e belli, l’ibridazione, la gentrificazione del genere. Parliamo di questo film con Moira Bubola per la parte cinematografica, con la scrittrice e filosofa Maura Gancitano, e con Giovanna Maina, professoressa all’Università degli Studi di Torino, esperta di rappresentazione di genere nei media.
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