Philip K. Dick è stato a lungo considerato un autore di culto nell’ambito della fantascienza, ma negli ultimi decenni la sua opera ha conquistato un riconoscimento sempre più ampio, fino a essere annoverata tra i grandi classici della letteratura. Il suo percorso editoriale in Italia riflette questa evoluzione: dagli esordi nella collana Urania di Mondadori, dove le sue opere venivano pubblicate in versioni spesso ridotte, fino all’attuale consacrazione con l’ingresso nei Meridiani. Per approfondire questa vicenda e il suo significato abbiamo interpellato Marco Corsi, poeta e critico letterario, già direttore della collana I Meridiani.
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