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Dossier: “Selvatico” (1./5)

Il cibo e il selvatico

  • Imago Images
  • 09.12.2024
  • 12 min
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Di: Enrico Bianda 

Il concetto di “selvatico” trascende la semplice definizione di ciò che è naturale e incontrollabile. Esso è un luogo liminale, una sorta di soglia tra due mondi: quello della natura incontaminata e quello della cultura umana. Questo spazio intermedio è caratterizzato da una complessità e da una dinamicità che lo rendono particolarmente affascinante e ricco di significati.

Il selvatico è il luogo dove natura e cultura si incontrano e si scontrano. È un territorio in cui le leggi della natura coesistono con le impronte dell’attività umana, creando un mosaico di segni e tracce che sfumano l’uno nell’altro. Il selvatico è spesso associato al caos, all’imprevedibilità e all’insidia. Nella storia delle diverse culture, il selvatico è stato spesso considerato un luogo sacro, abitato da spiriti e divinità. Allo stesso tempo, è stato anche visto come un luogo pericoloso e profano, da cui allontanarsi.

In molte culture, il selvatico è popolato da creature mitiche e leggendarie, come fate, orchi e mostri. Queste figure rappresentano le paure e le aspirazioni dell’uomo di fronte all’ignoto. Per aprire il Dossier ci siamo rivolti a Diletta Sereni, che cura la rivista L’integrale, che al selvatico dedica l’ultimo numero.

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