La cultura punk si è da sempre presentata come un’alternativa, una controcultura provocatoria posta ai margini della società dritta. A metà degli ’80, un gruppo di giovani inglesi dà vita a un collettivo, la Mutoid Waste Company, scultori e performer che vivevano dei loro spettacoli con macchinari costruiti con oggetti di fortuna. In ambienti simili, alcuni performer iniziano a sperimentare sul proprio corpo, promuovendo l’idea per cui la pelle, confine tra corpo e mondo, sia lo spazio privilegiato per comunicare il proprio sé. L’ospite di oggi è Elisa Fosforino, scrittrice e insegnante, autrice di Mutate or die. In viaggio con la Mutoid Waste Company e di Body act. Body suspension, piercing e tatuaggi.
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