Parliamo di scelte lavorative delle nuove generazioni. Prendendo spunto da un editoriale della NZZ secondo cui la Svizzera del 2025 sarebbe arrivata alla generazione di giovani che studiano “storia dell’arte”. Una battuta efficace per descrivere alcuni aspetti del cambiamento sociale: i giovani oggi apparterrebbero a una generazione figlia di un lungo periodo di prosperità, che non desidera più aumentare la propria ricchezza o impegnarsi socialmente ma al contrario si focalizza sul suo sviluppo personale. Approfondiamo il tema con Massimo Cerulo, saggista, sociologo e docente di sociologia, che sta lavorando proprio a un libro su questi temi; e con Mauro Stanga, collaboratore scientifico dell’Ufficio di Statistica del Cantone Ticino, settore società.