Quest’anno ricorrono i 70 anni dall’uscita del Signore degli Anelli, il capolavoro dello scrittore John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973). Un’opera che ha segnato la storia del genere fantasy e nel frattempo, più o meno sorprendentemente, la storia della letteratura. Ma Il Signore degli Anelli era stato preceduto (nel 1937) da un altro libro oggi non meno celebre, destinato a un pubblico più giovane, Lo Hobbit, e poi seguito da un’imponente e importante serie di pubblicazioni postume (su tutte Il Silmarillion, nel 1977), grazie in particolare al lavoro filologico di Christopher Tolkien. Un’occasione insomma per fare un passo indietro e interrogarci su cosa rappresenti e abbia rappresentato Tolkien per la letteratura, cercando di ritornare dentro ai suoi libri e alle sue carte, e scavando in quell’inesauribile immaginario letterario e visivo che continua ad affascinare lettrici e lettori (e oltre).
Cominciamo la settimana “tolkeniana” con la ricercatrice francese Anne Besson, specialista di fantasy, fantascienza e letterature dell’immaginario. Anne Besson ha diretto fra le altre cose il Dictionnaire de la fantasy (edizioni Vendémiaire, 2018) e al microfono di Yari Bernasconi ci aiuta a capire cosa sia il fantasy e in che modo l’opera di Tolkien è legata a questo genere letterario.
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