Washington ha già inserito la Confederazione in una lista di paesi con "pratiche commerciali sleali"
Alphaville

L’escalation di Trump contro i media

La virata autoritaria del Tycoon: “Non si parla male di me”

  • Oggi
  • 25 min
  • Natascha Fioretti
  • Keystone
Scarica

Titolava Massimo Gaggi sul Corriere della Sera qualche giorno fa riportando le parole del presidente degli Stati Uniti: «Alcuni scrivono il 97,6% di cose negative su di me, devono essere illegali». Il New York Times: “Il presidente vuole che i giornalisti ripetano a pappagallo le sue idee e che ne paghino le conseguenze se non lo fanno”. La cacciata del giornalista dell’Associated Press dallo Studio Ovale così come lo smantellamento di Voice of America stanno facendo discutere i media americani e non solo, sembra che la guerra di Trump ai mezzi di informazione main stream e indipendenti abbia raggiunto una nuova e preoccupante escalation. Quale strategia si cela dietro le mosse del Presidente americano? Il quarto potere è in grado di fermarlo? Ne abbiamo parlato con Sara Bentivegna, Professoressa Ordinaria all’Università La Sapienza di Roma, dove insegna politica dei media e teoria della comunicazione e dei media digitali e con Roberto Festa, giornalista di Radio Popolare e collaboratore di “La Repubblica”. Ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, di cui scrive spesso, e studiato Storia delle idee all’Università di Princeton. Con il suo lavoro ha approfondito temi legati alle libertà civili e alla società americana.

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare