Il catalogo di Philip Roth, scomparso nel 2018, passa da Einaudi ad Adelphi. La trattativa per portare in porto l’operazione è durata mesi, e pare che, per aggiudicarsi l’autore americano, Adelphi abbia pagato una somma attorno al milione di euro all’agenzia letteraria statunitense Wylie che detiene i diritti di Roth (Andrew Wylie è tra i maggiori agenti letterari del mondo: suoi autori come Salman Rushdie, Vladimir Nabokov, Jorge Louis Borges, Roberto Bolaño, Albert Camus, Raymond Carver).
I lettori quindi nei prossimi anni non troveranno più Pastorale americana o Lamento di Portnoy nell’elegante bianco Einaudi ma nell’altrettanto raffinata e iconica veste editoriale multicolore di Adelphi. Ma quale significato ha per i lettori questa operazione? Cosa comporta il trasferimento dell’intero catalogo di un autore da un editore all’altro? Ne parliamo con Matteo Codignola, scrittore e traduttore che a lungo ha lavorato come editor per Adelphi.
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