L’archeologo ed egittologo tedesco Jan Assmann, storico della cultura e delle religioni di fama mondiale, tra i principali studiosi delle origini del monoteismo ebraico, è morto il 19 febbraio a Costanza a 85 anni. Nato nel 1938, vincitore del premio Balzan nel 2017 con la moglie Aleida Assmann, per aver elaborato il concetto di “memoria culturale”, specialista dell’Egitto antico, Assmann ha insegnato a Parigi, Heidelberg e Chicago. Con l’opera Mosè l’egizio. Decifrazione di una traccia di memoria (pubblicata da Adelphi, 2000) Jan Assmann ha inaugurato alla fine degli anni Novanta una vasta indagine dedicata alla rivoluzione monoteistica legata tradizionalmente alla figura di Mosè, affiancandola a una profonda riflessione critica sulla forma religiosa del monoteismo stesso. Di Jan Assmann parliamo con Susanne Töpfer, curatrice responsabile della collezione papirologica del Museo Egizio di Torino dal 2017.
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