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Moda e “body positivity”

La lunga e mai vinta battaglia per l’inclusività

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Di: Marco Pagani 

La moda è la forma d’arte più contraddittoria di tutte. Visionaria e insieme classica, pop ma anche snob. È una sorta di prisma che cambia, si trasforma, si rinnova. A volte si evolve seguendo e anticipando l’evoluzione sociale, altre volte arretra: come nel caso del diritto a vedere dei corpi “normali” sulle passerelle. Da qualche tempo infatti sembrano essere ritornati di moda, tra i grandi stilisti, corpi filiformi. Proprio come avveniva negli anni ‘90. E anche le pubblicità si concentrano su taglie piccole. Ne parliamo con Maria Luisa Frisa, teorica della moda e curatrice, professoressa ordinaria all’Università Iuav di Venezia. Autrice del libro: I racconti della moda edito da Einaudi; e con Giulia Paganelli, scrittrice e antropologa. Per Sperling e Kupfer ha pubblicato nel 2023 Corpi Ribelli - Storie umane di Rivoluzione.

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