CO2 cielo nuvole inquinamento
Alphaville

"Parliamone!"

di Marco Pagani

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  • 12.12.2022
  • 22 min
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Un cloud di smog

Anche internet e le attività digitali inquinano. Secondo una graduatoria stilata dal Global Carbon Project nel 2020, l’universo digitale sarebbe il quarto Paese più inquinante al mondo per emissioni di CO2, dopo Cina, Stati Uniti e India.

In questa statistica entra il web, ma anche tutti i dispositivi che popolano le nostre vite; e poi le criptovalute, le comunicazioni, lo streaming, le enormi installazioni di server che tengono in piedi il cosiddetto “cloud”: un capolavoro di marketing immateriale, che in realtà è costituito da migliaia e migliaia di computer sempre accesi, dove immagazziniamo i nostri dati. Proprio la scorsa settimana su Internazionale è uscito un articolo, intitolato “La società digitale consuma fiumi d’acqua”, sullo sfruttamento idrico necessario per garantire il raffreddamento di questi enormi data center.

Oggi parliamo di inquinamento digitale: con la fisica e docente Giovanna Sissa, che da oltre vent’anni si occupa delle ricadute ambientali, dell’innovazione digitale; e con Michele De Lorenzi, vicedirettore del CSCS - Centro Svizzero di Calcolo scientifico con sede a Lugano, uno dei supercalcolatori più importanti al mondo.

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