La balbuzie viene definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un “disordine del ritmo della parola”. Chi è affetto da balbuzie sa quello che vorrebbe dire, ma non è in grado di dirlo. Si tratta di uno dei disturbi del linguaggio più comuni, di cui soffrono, nella sua forma “primaria”, circa il 30% dei bambini sotto i sei anni. Tra le cause si è parlato di fattori meccanici, neurologici, genetici ma soprattutto psicologici e relazionali. In occasione della giornata internazionale della balbuzie, discutiamo di questi ultimi (ma non solo) insieme ad Antonio Bitetti, psicologo, psicoterapeuta e fondatore dell’Istituto europeo balbuzie.
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