Per la terza puntata della serie, Paolo Borgonovo e il musicologo Marco Cosci ci portano in Italia. Difficile a credersi oggi, ma nel Bel Paese il melodramma era, almeno fino al secondo dopoguerra, uno spettacolo sentitamente popolare e politico. In quanto popolare, non poteva non fornire un modello per la nuova forma di spettacolo di arte totale e popolare, che era appunto il cinema. Era inoltre politicamente significativo perché legato al Risorgimento, soprattutto tramite la figura di Verdi, e dunque legato alle radici dell’identità italiana, messa a dura prova dal fascismo. Ma siamo anche nell’anno di Puccini: non mancheremo di evocarlo.
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