Quando la copia diventa progetto artistico e porta di accesso a una riflessione sul rapporto tra mondo fisico e mondo digitale. Una porta da aprire con una chiave... USB. Sono infatti le comuni pennette gli elementi centrali di “Deaddrops”, opera che l’artista tedesco Aram Bartholl, ospite oggi a “Cliché Click”, ha avviato nel 2010 e che da allora vive di corsi e ricorsi, trovando sempre nuove vie e nuove vite. Sinora circa 2’300 chiavette sono state disseminate nel mondo fisico – inserite in un muro o incollate ad altri elementi urbani – tracce quasi impercettibili di una comunità che condivide sì file, ma che vuole anche riflettere sul senso stesso di condivisione e sui temi della sicurezza informatica e del futuro della società digitale.
In tivù, mercoledì 18 ottobre, Cliché proverà invece a ribaltare quel luogo comune per cui una copia non possa essere originale o viceversa. E lo farà dialogando con la scrittrice Doris Femminis, il critico cinematografico Paolo Mereghetti, il fotografo Ferdinando Scianna (e con brevi interventi della curatrice Bice Curiger e della giornalista Francesca Baraghini)
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/702623