Arte

Monguzzi, “comunicare per altri”

di Emanuela Burgazzoli

  • 26 maggio 2016, 13:35
Nella foto Bruno Monguzzi che ritira il premio Iside e Cesare Lavezzari

Nella foto Bruno Monguzzi (a destra) che ritira il premio "Iside e Cesare Lavezzari", 2006

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GERONIMO Arte
Giovedì 26 maggio 2016 alle 11:35
Replica sabato 28 maggio alle 19:30

È un protagonista della grafica svizzera e internazionale; i suoi trittici per il Museo cantonale d'arte hanno fatto scuola, ma Bruno Monguzzi non si è occupato soltanto di comunicazione dell'arte; il grafico di origini chiassesi, partito dal Ticino per studiare fotografia e psicologia della forma a Ginevra e Londra, appena ventenne comincia la sua carriera a Milano, dove nel 1961 entra a far parte dello studio Boggeri a Milano, all'avanguardia nella grafica internazionale. Da allora ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tenendo conferenze e seminari in molti paesi. Il Museo di Villa Pia a Porza, a cinque anni di distanza dalla retrospettiva del Max Museo, ripercorre le tappe fondamentali della sua attività, proponendo anche un film-documentario realizzato per l'occasione da Heinz Bütler. In Geronimo arte a cura di Emanuela Burgazzoli.

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