Parigi, agli inizi degli anni ‘60, era come un romanzo inedito, un volto umano troppo sfuggente per essere catturato da un pittore. La città cambiava troppo rapidamente per essere fissata su carta o tela: tra momenti di allegria nelle luci del mattino di giugno e attimi di tristezza nelle sere di dicembre, Parigi si rivelava un caleidoscopio di emozioni. Per chi cercava rifugio, c’era sempre il Boulevard Raspail, dove brillavano le luci dell’American Center. Ogni martedì sera, i visitatori potevano vivere un’esperienza unica: incontrare Lionel Rocheman, un uomo sorridente e impegnato, con fogli in mano, pronto a dar vita al suo “hootenanny”, un evento aperto a tutti, dove chiunque volesse poteva partecipare semplicemente presentandosi e inserendosi nel programma della serata.
Proprio da Parigi e dalle serate dell’American Center ha avuto inizio la carriera di Mireille Ben, cantante e musicista francese, nota per il suo impegno nel mondo della musica folk e popolare. Fondatrice del gruppo di folk revival Lyonesse, Mireille è anche una ricercatrice etnomusicale di fama europea, che da molti anni risiede in Ticino, a Giubiasco. Ha diretto numerosi festival e lavorato presso la Fonoteca nazionale svizzera, ricoprendo il ruolo di responsabile del settore della musica popolare.
In Grand Bazaar, in due puntate, raccontiamo la sua carriera musicale attraverso le sue canzoni e le narrazioni che hanno segnato il suo percorso artistico
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