Il giardino di Albert
Giovedì 29 settembre 2016 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 1.ottobre 2016 alle 18:00
Il Giardino, come luogo in cui ricreare un lembo di natura che, pur essendo organizzato dall’uomo, crei una sensazione di benessere di pace di serenità, -e sia a volte anche espressione del potere-, ha da sempre accompagnato la storia dell’umanità. Sebbene una prima idea di giardino possa farsi risalire ad un grafogramma sumero del 3000 a.C., raffigurante un triangolo con al centro disegnato un albero, le prime testimonianze dell'esistenza di giardini ornamentali realmente compiuti sono da considerarsi le pitture murali egiziane del 1500 a.C. dove laghetti con ninfe e fiori di loto sono circondati da palmeti. Ma anche tra i Persiani è ben presente lo stesso interesse, basti pensare ai giardini pensili di Babilonia. La cura per il giardino è così forte nei Persiani che si estende poi anche ai Greci: famosi il giardino di Aristotele e quello di Epicuro.
Questo per quel che riguarda il passato remoto, ma oggi, cos’è diventato il giardino, pubblico e privato? Ce lo spiegheranno Rosanna Caramiello, botanica, già direttrice dell’Orto botanico e del Giardino fenologico di Torino, e Nicola Schönenberger, biologo specializzato in botanica, esperto di ecologia urbana, e membro della Commissione federale per la sicurezza biologica. Con loro scopriremo tutte le declinazioni del ‘giardinaggio’ odierno e con esso del nostro rapporto con la Natura: dagli orti urbani, con piccoli appezzamenti ricavati in cima a palazzi e grattacieli nelle grandi città, ai giardini fenologici in cui studiare l’impatto del clima sulle piante, ai giardini “riparatori” che utilizzano quelle piante in grado di ridurre l’inquinamento dell’aria e del suolo; dall’amore per le piante esotiche, a volte invasive, al ritorno consapevole alle piante indigene.